Umbria

Peppucci, sclerosi multipla non tolga coraggio di vivere

Per l'europarlamentare di FI 'patologia imprevedibile'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 30 MAG - "La sclerosi multipla è una patologia invisibile e imprevedibile che non deve togliere il coraggio di vivere una vita all'altezza delle aspettative": a dirlo è l'europarlamentare, ricandidata, di Forza Italia Francesca Peppucci, che ne è affetta, in occasione della giornata mondiale dedicata alla patologia. "Ricevere una diagnosi di sclerosi multipla segna un prima e un dopo nella vita della persona e la gestione di questo avvenimento non è certamente facile" aggiunge.
    "Da persona con sclerosi multipla - sottolinea Peppucci in una nota -, non so ancora se è possibile accettare questa condizione, so però che con forza è possibile conviverci. Per questo in occasione della giornata mondiale della sclerosi multipla mi sento di lanciare un messaggio a tutte le persone con questa malattia che difficilmente riescono a parlarne: avere la sclerosi multipla non è una vergogna, non ci caratterizza e identifica. Ma soprattutto, non dobbiamo mai lasciare alla sclerosi multipla la possibilità di influenzare le nostre vite.
    È necessario fare informazione e sensibilizzare la società verso una patologia che troppo spesso non si conosce o addirittura si confonde".
    "Ad oggi - ricorda ancora l'europarlamentare - ci sono ancora tante domande sulla sclerosi multipla ed è per questo che la ricerca svolge un ruolo fondamentale per garantire alle persone affette da questa patologia risposte adeguate al loro stato di salute. Ma soprattutto solo tramite la ricerca potremo un giorno vivere in un mondo libero dalla sclerosi multipla, un motto di Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), punto di riferimento per chi ha questa patologia. La Sclerosi Multipla evidenzia la fragilità della persona, ma manifesta la grande forza della vita e la preziosiziosità di tutto quello che ci circonda. Lavoriamo insieme per garantire cure adeguate e per mettere la parola fine a questa patologia". (ANSA).
   

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