Umbria

Psicologi, vertice in Regione per l'Ordine umbro

L'Umbria è ai primi posti per consumo di psicofarmaci

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 12 GIU - Vertice in Regione per l'Ordine degli psicologi dell'Umbria. Vari i temi al centro del confronto, fra i quali quello generale del benessere psicologico e dell'istituzione dello psicologo di base. A parlarne sono stati il presidente dell'Ordine degli psicologi dell'Umbria David Lazzari, la vice presidente Antonella Micheletti e la presidente della Regione Donatella Tesei.
    Il confronto, che ha spaziato su vari temi legati al benessere psicologico della popolazione, ha toccato anche il fronte dei dati relativi alle forme di disagio diffuse.
    L'Umbria, è stato ricordato, è ai primi posti per consumo di psicofarmaci. Ad esempio dal 2004 al 2019 è passata da 8 milioni a 18 milioni di dosi giornaliere l'anno. Negli antidepressivi la regione è al terzo posto, con l'8,5% di prevalenza d'uso contro una media nazionale del 6,7%.
    Secondo un'indagine dell'Istituto Piepoli, un umbro su tre (32%) dichiara di soffrire di ansia, depressione o altre forme di malessere psicologico, percentuale che sale al 41% tra i giovani (18-24).
    Numeri che hanno fatto emergere un aumento significativo della ricerca e dell'utilizzo dell'aiuto psicologico. Circa 130mila umbri hanno dichiarato di essere ricorsi ad un aiuto privato, ma sono moltissimi quelli che non hanno risorse economiche per utilizzare questo canale. Un problema che riguarda i giovani ma anche molti anziani, considerando che l'Umbria ha uno dei tassi più elevati di popolazione anziana.
    Su queste basi, sottolinea l'Ordine, la presidente Tesei ha espresso l'impegno della Giunta regionale per sostenere adeguatamente la proposta di legge sull'istituzione dello psicologo di base, che è all'attenzione della Assemblea Legislativa, con l'obiettivo di giungere ad una rapida approvazione.
    C'è anche l'impegno della Giunta ad attuare forme di coordinamento delle attività psicologiche nelle Aziende sanitarie, per ottimizzare il lavoro dei professionisti psicologi al fine di migliorare l'organizzazione di attività tipicamente trasversali e la risposta complessiva fornita ai cittadini sul piano dei bisogni psicologici. (ANSA).
   

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