Umbria

Intesa per prevenire abuso di droga tra i minorenni

Impegnate magistratura e autorità sanitarie

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 17 GIU - L'abuso e la dipendenza da droghe, alcol o altre sostanze tra i minori è in "preoccupante aumento" anche in Umbria e l'allarme è suscitato anche dal fatto che l'assunzione di tali sostanze fa spesso da sfondo ad altri reati. Da qui l'esigenza di intervenire con iniziative volte a individuare le migliori strategie di azione per arginare il fenomeno. Da tempo la Corte d'appello e la Procura generale di Perugia si sono fatte promotrici e hanno aderito a numerosi progetti e collaborazioni tra uffici giudiziari, enti ed esperti del settore al fine di salvaguardare i soggetti più fragili e individuare gli strumenti adeguati di intervento e cura. Nasce da queste esigenze il rinnovato "Protocollo d'intesa per la valutazione di persone sospettate di abuso o dipendenza da sostanze tossiche" tra il presidente facente funzioni della Corte d'appello di Perugia, anche quale coordinatore del Tavolo regionale integrato di confronto permanente su famiglia e minori, Claudia Matteini, il procuratore generale, Sergio Sottani, il presidente del Tribunale minorenni per l'Umbria, Grazia Isa Maria Mazzini, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, Flaminio Monteleone, il direttore generale della Asl Umbria 1, Nicola Nardella, il Direttore della Asl 2, Piero Carsili, il Direttore del Dipartimento di medicina e Chirurgia dell'Università di Perugia, Vincenzo Nicola Talesa, acquisito il contributo dei rappresentanti delle competenti Istituzioni e degli esperti del settore dagli stessi individuati.
    Tale atto - si ricorda in un comunicato di Corte d'appello e procura generale - fa seguito e tiene conto di un precedente protocollo d'intesa stipulato nel 2021, nonché delle modifiche normative intervenute nel corso della sua vigenza e della sempre crescente necessità di appropriati percorsi giuridici e di cura dei soggetti fragili. Dieci sono i punti del documento nei quali vengono fissate le linee guida necessarie a migliorare la collaborazione tra i soggetti coinvolti e creare tra gli stessi una rete interistituzionale. Solo una valutazione tempestiva ed una conseguente presa in carico da parte dei Servizi territoriali competenti con la predisposizione di un programma terapeutico e di monitoraggio, dove necessari, garantisce una migliore tutela del minore e del suo nucleo familiare. Per questo il protocollo, con il perfezionamento delle procedure e la semplificazione degli aspetti applicativi, assicura un preciso e rapido accertamento delle persone sospettate di abuso o dipendenza di sostanze tossiche, nonché la chiarezza e l'efficacia degli altri percorsi sociosanitari attivati anche su istanza dell'Autorità aiudiziaria.
    Più specificatamente, l'atto disciplina i casi di richiesta di intervento nei procedimenti in materie di famiglia e persone minorenni, sia da parte del tribunale per i minorenni che quelli ordinari operanti in Umbria, a una delle strutture sanitarie pubbliche della regione competenti per il trattamento delle dipendenze. Il servizio sanitario prenderà in carico il soggetto predisponendo un personale programma terapeutico e di monitoraggio, inviando all'ufficio richiedente una relazione periodica sull'andamento.
    Sulla base dei dati finora raccolti, si stimano circa quattrocento interventi all'anno, i cui costi rimarranno a carico del servizio sanitario. E' inoltre prevista una modulistica uniforme e valida per tutta la regione, al fine di semplificare i passaggi, garantire delle risposte appropriate alle richieste della magistratura, non tralasciando le esigenze operative dei servizi sanitari e il rispetto della riservatezza dei dati. (ANSA).
   

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