(ANSA) - PERUGIA, 20 GIU - L'afa e la sabbia del Sahara ad
alta quota, che rende il cielo completamente grigio, ammorbano
l'aria di Perugia. Un caldo da bollino rosso come era nelle
previsioni, perché i 32 gradi, registrati nel capoluogo umbro
all'ora di pranzo, vengono percepiti come 37-38 e soprattutto
vengono sopportati a fatica per via della cappa di umidità che
si è posizionata sulla città, ma in generale su tutta la
regione.
Ai caffè di corso Vannucci le bibite fresche sono le più
gettonate, assieme ai gelati. "Si fa fatica a respirare e anche
il mio cane sta soffrendo questo caldo appiccicoso", dice
all'ANSA una giovane ragazza a passeggio tra le vie del centro.
"Io arrivo dalla Calabria e di caldo me ne intendo - dice
invece uno studente - ed oggi posso assicurare che Perugia, a
ragione, è stata decretata come la città più calda d'Italia".
"Ad essere fastidiosa è l'afa", aggiunge l'amico accanto,
anche lui studente in Umbria. Chi la prende con filosofia è un
signore che sfoggia una maglietta gialla e pantaloncini corti:
"A me il caldo piace e poi la città è troppo bella per
preoccuparsi dell'afa". Anche se il Comune ha emesso un invito
alla popolazione, soprattutto più fragile, di non esporsi nelle
ore più calde della giornata. Aggiungendo una serie di
suggerimenti per attenuare la morsa del caldo. Sul fronte delle
previsioni meteo, tra domani e sabato 22 giugno è attesa una
diminuzione delle temperature, mentre il cielo continuerà ad
essere nuvoloso. (ANSA).
A Perugia un caldo da bollino rosso
Percepiti 37-38 gradi nel capoluogo umbro