Umbria

Il prof dei social: 'La maturità non è amica dell'ambiente'

Commissario in Umbria: '11 milioni di fogli nell'era digitale'

Redazione Ansa

"L'esame di maturità non è amico dell'ambiente, ogni anno per le due prove scritte vengono stampati quasi 11 milioni di fogli di carta e tutto questo è ecologicamente insostenibile": inizia così la lettera aperta all'ANSA di Andrea Franceschetti, da oltre 20 anni docente di italiano e latino e da almeno 15 commissario d'esame. Arriva al termine della settimana in cui si sono sostenute, appunto, le prove scritte.

   Franceschetti insegna presso il liceo "Città di Piero" di Sansepolcro, in provincia di Arezzo, è commissario anche in questa sessione della maturità, ma è un docente noto anche a livello nazionale per la pubblicazione di numerosi libri e per la sua popolarità social soprattutto tra gli studenti a confine tra Umbria e Toscana. "Il mio - spiega - è uno sfogo fra il matematico, l'ecologico e il civico. Le maturande e i maturandi 2024 si assestano su 526.317 unità. Alla prima prova scritta, quella di italiano, le tracce sono distribuite ad ognuno in sette fogli e ciò significa 3 milioni684.219 fotocopie. Aggiungiamo un minimo di due fogli protocollo per studente e quindi un milione 52.634 fogli in più e si va a 4.736.853".

   "Ma non è finita qui" evidenzia Franceschetti. "Ogni prova di italiano - aggiunge - viene corredata con un altro foglio contenente la griglia di valutazione, quindi si sale a cinque milioni 263.170 fogli e siamo solo alla prima prova scritta.

   Sommando anche la seconda si giunge più o meno a 10 milioni 526.170 fogli di carta". Il docente non manca di ricordare come "alcuni indirizzi di studio di prove scritte o pratiche ne hanno tre". "A tutto questo si devono ulteriormente aggiungere le griglie di valutazione del colloquio orale, una trentina di pletorici verbali redatti, stampati e firmati da ogni commissione e le commissioni d'esame, quest'anno, ammontano a 14.072 e infine, le stampe dei voti finali, da affiggere ai portoni delle scuole".

   "Insomma, milioni di fogli, nell'era della digitalizzazione e nell'epoca della più stringente emergenza ambientale" chiosa il docente. "Con che faccia andiamo, poi, noi insegnanti, durante l'anno scolastico, a parlare di educazione ambientale, civica alle nostre studentesse e ai nostri studenti?", si domanda Franceschetti. 

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