(ANSA) - PERUGIA, 27 GIU - Il presidente della seconda
Commissione regionale, Valerio Mancini (capogruppo della Lega)
sottolinea l'importanza dei cambiamenti apportati alle norme
sulla ricostruzione degli edifici di proprietà privata
danneggiati dal sisma del 1997, recentemente approvate in Aula.
"Con la nuova normativa agevoliamo i cittadini ad avere tempo
per adempiere a quanto previsto in materia di ricostruzione,
dando loro fino a ulteriori 18 mesi.
"Ad oggi - sottolinea Mancini - pur rilevando i buoni
risultati conseguiti, vi sono ancora pratiche irrisolte, 453
situazioni ancora aperte di cui 188 finanziate con lavori da
portare a conclusione e 264 pratiche concessorie, riferite a
interventi con lavori ultimati ma da definire dal punto di vista
amministrativo. Allo stato delle disposizioni attualmente
vigenti in materia di ricostruzione post sisma 1997, la quasi
totalità dei suddetti interventi aperti e pratiche concessorie
non definite relative a interventi coi lavori portati a termine,
potrebbero essere oggetto di provvedimento comunale di revoca
del contributo concesso e di recupero delle somme erogate in
acconto, con la maggiorazione degli interessi legali nei
confronti dei proprietari privati beneficiari del contributo
stesso o, in molti casi, dei loro eredi".
Sono 80 - si legge ancora nella nota - i Comuni interessati
all'attività di ricostruzione degli edifici danneggiati dal
sisma del 1997. Di questi, 46 su 80 hanno portato a conclusione
ed erogato il saldo del contributo concesso per tutti gli
interventi finanziati. Su questi 46 Comuni, sono 18 quelli che
hanno formalmente trasmesso alla Regione la rendicontazione
finale approvata con proprio atto. Risultano pertanto ancora 34
i Comuni che devono portare a termine l'attività di
ricostruzione degli edifici di proprietà privata oggetto di
finanziamento e sono 62 su 80 quelli che devono approvare la
rendicontazione finale da inviare alla Regione a chiusura
dell'attività di ricostruzione. "Il Comune, grazie alla nostra
legge - afferma Mancini -, potrà riconoscere periodi di
sospensione dei lavori in caso di adozione di provvedimenti da
parte dell'autorità giudiziaria o del Comune medesimo, ovvero in
contenzioso fra committenza e impresa esecutrice. In questi
casi, il Comune adotta apposito atto di sospensione dei lavori,
non decorrerà il termine di 18 mesi, e ne dà comunicazione alla
Regione, dando aggiornamento semestrale sullo stato delle cause
di sospensione. Inoltre, in deroga a quanto stabilito dalla
legge regionale 30/1998, non decadono dal contributo i soggetti
e i proprietari in caso di mancato trasferimento dell'abitazione
nell'unità immobiliare interessata dalla data di entrata in
vigore della presente legge o dopo l'ultimazione dei lavori".
"Ringraziamo - dice ancora Mancini - gli uffici
dell'Assemblea legislativa per il lavoro svolto nel fattivo
sostegno garantito al presidente e alla Commissione nella
stesura e modifica dell'atto. La norma introdotta adegua la
prassi normativa già licenziata dalla Commissione per la
ricostruzione del cratere sisma 2016 e per il terremoto di Spina
del 2009. Viene sancita l'uguaglianza per tutti i cittadini
colpiti dai vari eventi sismici, tutti riceveranno lo stesso
trattamento. Per quei casi di parziale ricostruzione in cui non
si ha più modo di procedere alla conclusione dei lavori che la
presente norma non riesce a contemplare, una casistica
estremamente limitata, l'auspicio è che si giunga a puntuale
riscontro entro l'inizio del 2025. Con questa legge voluta dalla
maggioranza siamo venuti incontro a tutti i cittadini e a quelle
famiglie, che per tanti motivi legati ad anzianità e malattia o
impedimenti di varia natura dovuti al trascorrere del tempo,
quasi 30 anni, avranno così modo di risolvere e chiudere le
questioni aperte, evitando alle amministrazioni e ai cittadini
stessi inutili contenziosi. Dispiace evidenziare che tali
argomenti non abbiano riscosso l'interesse di Pd e M5s". (ANSA).
Mancini, agevolati i cittadini per ricostruzione sisma '97
Capogruppo Lega sottolinea i cambiamenti apportati alle norme