Umbria

A Spoleto il progetto del Bosco di San Gregorio

Un'esperienza di gestione delle isole di calore

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 30 GIU - È stato inaugurato oggi, domenica 30 giugno in piazza Garibaldi a Spoleto, il Bosco di San Gregorio, progetto sperimentale di sostenibilità ambientale che nasce dalla collaborazione tra l'amministrazione comunale e la Fondazione Festival dei Due Mondi, da sempre attenta alle tematiche Esg dell'Agenda 2030, con la supervisione dello scienziato Stefano Mancuso, professore ordinario al dipartimento di Scienze e Tecnologie agrarie dell'Università di Firenze.
    Il progetto prevede l'invaso di due filari paralleli di cipressi di 10-12 metri di altezza con presenza di siepe di bosso, affiancati da un'area interna di gelsi alti 5 metri con chioma di diametro dai 4,5 -5 metri fornite da un vivaio privato.
    Grazie al supporto di Pnat (Project Nature), think tank emergente di designer e scienziati delle piante fondato da Stefano Mancuso, saranno installate delle termocamere che mostreranno il contributo degli alberi alla mitigazione delle isole di calore e l'effetto raffrescante nella piazza. Su degli appositi display sarà possibile visualizzare le variazioni di temperatura di una scena, evidenziando aree più calde o più fredde attraverso diverse tonalità di colore.
    Le panchine e le fioriere poste in Piazza Garibaldi sono state realizzate riutilizzando il legno proveniente da materiali da imballo a perdere rielaborati dalla falegnameria di Echo Labs, l'impresa sociale del gruppo che impiega richiedenti asilo e che anche quest'anno è stata premiata con il logo "Welcome.
    Working for Refugee Integration" dall'Unhcr Italia, Agenzia Onu per i rifugiati.
    Per tutta la durata del Festival dei Due Mondi la piazza sarà animata dai laboratori di falegnameria di Echo Labs, in cui grandi e piccini potranno contribuire a realizzare nuovi arredi per la piazza stessa, guidati dagli artigiani falegnami in un'esperienza di eco-design e consumo responsabile.
    La partecipazione della Fondazione Festival dei Due Mondi alla realizzazione del Bosco di San Gregorio è una delle tante iniziative che da quattro anni il Festival dedica ai temi della Sostenibilità ambientale con l'obiettivo di sensibilizzare e mettere in campo azioni coerenti con la strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, caratterizzando la città di Spoleto come luogo di attrattività scientifica. Proprio ieri il prof. Mancuso, dopo l'applauditissima lectio magistralis dell'anno scorso, è tornato a Spoleto nell'ambito del cartellone ufficiale del Festival con un'altra affollata conferenza sullo stato del Pianeta e dei rimedi possibili per salvarlo.
    Dice Paola Macchi, direttrice amministrativa e dell'organizzazione generale del Festival, all'ufficio stampa: "Sono molto contenta che la partnership con il prof. Mancuso, scienziato di fama mondiale e definito dal New Yorker uno degli uomini che cambieranno il mondo, e la sensibilità dell'amministrazione comunale abbiano consentito di realizzare un progetto così significativo come la creazione di un bosco urbano per combattere le isole di calore. Il progetto ha una valenza scientifica, grazie alla raccolta di molti dati sull'effetto della presenza delle piante sul microclima, ma anche un obiettivo di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla necessità di ripensare l'ecosistema urbano e, infine, permette ai cittadini di Spoleto e ai turisti di godere di un luogo di incontro e socializzazione, dove ora c'è un parcheggio.
    Il Festival dei Due Mondi si conferma punto di riferimento italiano per il dibattito sui temi Esg e cerca ogni anno di accrescere la consapevolezza che, come comunità, bisogna evolvere verso un modello di comportamento nuovo che risolva le tante sfide che ci troviamo di fronte. Un'istituzione culturale importante come la nostra ha la responsabilità di mettere al centro dell'attenzione del pubblico e di tutti gli stakeholder questi temi che sono decisivi per il futuro nostro e delle prossime generazioni. Mi auguro che l'esperienza del Bosco di San Gregorio possa essere d'ispirazione per altre città e venga replicata più e più volte". (ANSA).
   

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