Umbria

Progetto da Università Perugia per lo spettrometro T-Rex

Sarà all'European spallation source nel sud della Svezia

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 02 LUG - Il gruppo di fisica applicata dell'Università degli studi di Perugia, in collaborazione con il tedesco Julich center for neutron scattering, ha progettato e sta avviando la costruzione di "T-rex" (Rime-of-flight reciprocal space explorer), la beam-line, la "linea di fascio", di neutroni dedicata allo studio microscopico di nano e biomateriali, che troverà posto presso la European spallation source, il nuovo centro di ricerca europeo per lo studio della scienza dei materiali tramite spettroscopia neutronica in corso di costruzione a Lund, nel sud della Svezia, e realizzato grazie al finanziamento di 13 Paesi europei, tra cui l'Italia.
    T-rex - si legge in una nota dell'Università degli studi di Perugia - è la più complessa delle 15 beam-lines di European spallation source. Il finanziamento erogato dall'Italia è interamente gestito da Andrea Orecchini, del gruppo di fisica applicata del Dipartimento di fisica e geologia dell'Università di Perugia, grazie ad una complessa struttura organizzativa che coinvolge il Consiglio nazionale delle ricerche e l'Istituto nazionale di fisica nucleare.
    Nel corso del 2024 è prevista l'installazione a Lund dei primi componenti. Nei due anni successivi sarà realizzata l'integrazione dei componenti italiani con quelli tedeschi, così da completare la costruzione dell'intera beam-line nel 2027.
    T-rex diventerà quindi accessibile ai ricercatori, italiani, tedeschi ed europei in generale nel 2028 ed è concepito per diventare il leader mondiale fra gli spettrometri della sua categoria. Ha un ampio spettro di applicazioni scientifiche, tutte definite di potenziale alto impatto per la società civile.
    Si spazia dallo sviluppo di biomateriali intelligenti, come proteine o enzimi innestati in polimeri artificiali per la progettazione di nuovi farmaci a rilascio chirurgico e controllato, allo studio di superconduttori ad alta temperatura per elettromotori di potenza a basso costo energetico.
    T-rex - spiega la nota dell'Università - potrà contribuire alla progettazione di nanomateriali a base di carbonio o cellulosa, per applicazioni d'impatto ambientale quali la purificazione di acque, il monitoraggio dei livelli di inquinamento, il controllo del tasso di umidità in ambienti biomedicali, fino all'ingegnerizzazione di membrane polimeriche per celle a combustibile. Potrà essere utile nella progettazione di batterie alternative a basso impatto ambientale e nello sviluppo nuovi sistemi di gestione energetica sostenibile, così come nella messa a punto di nanomateriali spugnosi con efficienti capacità di immagazzinamento e rilascio controllato di idrogeno per motori puliti del futuro, fino allo studio di magneti molecolari o di nanostrutture magnetiche, per lo sviluppo di computer quantistici e di supporti fisici per stoccaggio di dati sempre più compatti e capienti. (ANSA).
   

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