(ANSA) - PERUGIA, 11 LUG - "La legge umbra sugli appalti
pubblici è ormai datata e superata; necessita di un adeguamento
alle più recenti normative nazionali, visto il loro ruolo
strategico che può rivestire anche come leva fondamentale per
sostenere l'economia, dare opportunità alle imprese, mantenere e
creare buona occupazione": così il consigliere regionale Fabio
Paparelli (Pd) annuncia una sua proposta di legge che mira a
modificare la 3/2010 "Disciplina regionale dei lavori pubblici e
norme in materia di regolarità contributiva per i lavori
pubblici".
Il consigliere regionale di opposizione spiega - in una nota
della Regione - che "una analoga proposta di legge è ferma da
oltre un anno all'Assemblea legislativa. Ho inteso presentare un
ulteriore testo, adeguato e aggiornato, per cercare di superare
questa stasi, puntando ad approvare una norma al passo con i
tempi entro la fine della Legislatura". Paparelli sottolinea che
le modifiche alla legge hanno l'obiettivo di implementare le
azioni relative a: "qualità del lavoro e valorizzazione della
buona impresa negli appalti di lavori, forniture e servizi;
contrasto ai fenomeni di illegalità e di concorrenza sleale
negli appalti; tutela della stabilità occupazionale del
personale impegnato nei vari contratti d'appalto di servizi;
agevolazione della partecipazione alle gare delle micro e
piccole imprese; garanzia della sicurezza e la regolarità del
lavoro svolto negli appalti; attuazione delle direttive europee
sugli appalti pubblici; limitazione delle gare di appalto al
massimo ribasso; inserimento delle clausole sociali nei
contratti di appalto".
"Serve inoltre adeguare - prosegue - le disposizioni della
legge regionale 3/2010 all'approvazione del decreto legislativo
117/2017 che ha prodotto una revisione organica della disciplina
speciale e delle altre disposizioni vigenti relative agli enti
del Terzo settore mediante la redazione di un apposito codice
che ha riunificato all'interno di un unico quadro normativo le
singole leggi settoriali: volontariato, promozione sociale e
impresa sociale. L'Umbria - continua - deve promuovere e
sostenere gli enti del terzo settore e le altre formazioni
sociali, definendo le modalità del loro coinvolgimento attivo
nell'esercizio delle funzioni regionali di programmazione,
indirizzo e coordinamento e nella realizzazione di specifici
progetti, di servizio o di intervento, finalizzati a soddisfare
bisogni della comunità regionale. In particolare, si intende
rendere sistematica, disciplinandone l'ambito di applicazione e
le modalità operative, la collaborazione tra pubbliche
amministrazioni e gli enti del terzo settore, prevedendone la
regolamentazione con specifico riferimento agli istituti della
co-programmazione e della co-progettazione con l'obiettivo di
sostenerne le attività promuovendo lo sviluppo e il
consolidamento della rappresentanza di settore e valorizzando il
ruolo di questi soggetti come agenti attivi di sviluppo e
coesione sociale delle comunità locali". (ANSA).
Proposta di legge regionale sui lavori pubblici
Atto presentato dal consigliere Paparelli (Pd)