(ANSA) - PERUGIA, 13 LUG - Il Garante dei detenuti
dell'Umbria Giuseppe Caforio ha compiuto nella mattinata di
sabato 13 luglio un blitz presso le strutture sanitarie del
carcere di Capanne di Perugia per "dare seguito alle reiterate
segnalazioni da parte di detenuti e della stessa polizia
penitenziaria, con cui si evidenziavano gravi carenze di vario
tipo".
Ha quindi annunciato che "ritenendo che le attuali condizioni
delle strutture sanitarie e dei servizi erogati confliggono con
i diritti fondamentali previsti peraltro sia dalla Convenzione
dei diritti dell'uomo che dal nostro codice penale, nei prossimi
giorni provvederà a depositare presso la Procura della
Repubblica di Perugia un esposto per chiedere un accertamento
giudiziale sulla situazione qui denunciata, al fine di
verificare se sussistono estremi di reati penalmente
perseguibili e quindi con l'evidente intento anche di
sollecitare una svolta reale e immediata ad una situazione
oramai intollerabile".
Secondo Caforio l'accesso all'area sanitaria ha evidenziato
"la fondatezza delle lagnanze e in particolare si è avuto modo
di riscontrare una situazione strutturale incredibilmente
illegittima, carente e inadeguata alle esigenze volte ad
assicurare il diritto alla salute dei detenuti'. In particolare
la zona destinata agli ambulatori - ha reso noto il Garante - è
'desolatamente priva di aria condizionata, maleodorante,
infestata probabilmente dai piccioni e soprattutto con
strumentazione non funzionante".
"Emblematica - ha aggiunto - è la situazione dell'ambulatorio
dentistico e peraltro sono proprio le patologie legate ai denti
quelle che rappresentano la maggior richiesta dei detenuti, con
il blocco riunito ovverosia la poltrona dentistica guasta ormai
da tempo e quindi con l'ambulatorio in disuso.
Ma tutto il contesto è deprimente in quanto in queste
giornate torride gli ambulatori raggiungono la temperatura di 40
gradi e paradossalmente in inverno sono gelidi. Questo non è che
la punta di un iceberg che vede negati i più elementari diritti
sanitari alla popolazione dei detenuti sia uomini che donne:
sempre per esemplificare vi è un ginecologo che va, e non
sempre, due volte al mese e quindi assolutamente inadeguato e lo
stesso per le altre specialità. Ancora più incredibilmente si è
avuto modo di accertare che difformemente da tanti altri
istituti carcerari quello di Capanne pur disponendo sul piano
fisico di alcune stanze da destinare a degenza infermieristica,
le stesse sono chiuse e abbandonate con innumerevoli problemi a
catena".
"Insomma - ha osservato - un quadro desolante e di abbandono
segnalato anche dalla polizia penitenziaria, la quale subisce
per prima i riflessi del malessere dei detenuti che portano
spesso a contestazione e talora rivolte, dovute anche agli
effetti delle patologie non curate che spesso provocano, come
nel caso dei denti, dolori lancinanti.
A fronte di questo panorama ben poco cosa possono fare la
buona volontà e l'impegno dei pochi medici e paramedici che
operano all'interno del carcere e che hanno sostanzialmente le
mani legate".
Secondo Caforio, "questa grave situazione sta dando luogo ad
un fenomeno che è partito in sordina e si sta ampliando in modo
preoccupante: ovverosia i detenuti che dispongono di risorse
economiche e che quindi sono benestanti sempre più fanno ricorso
a medici privati a pagamento, i quali effettuano visite e
forniscono adeguata assistenza creando così loro malgrado una
grave situazione di disparità tra ricchi e poveri che in un
panorama già di per sé delicatissimo in relazione alle dinamiche
dei rapporti interpersonali, acuisce le tensioni carcerarie.
La comunità delle case circondariali che si compone dai
detenuti, polizia penitenziaria, amministrativi e personale
sociosanitario, si regge su un delicato equilibrio e nel momento
in cui questi equilibri vengono meno, si ha un effetto domino
che porta da un lato alle rivolte a cui hai sempre più
frequentemente assistiamo e dall'altro ai tanti episodi di
autolesionismo che giungono fino ai suicidi". (ANSA).
Garante dei detenuti denuncia carenze in aree sanitarie del carcere di Perugia
Blitz di Caforio che annuncia esposto a Procura