Umbria

Meloni (Pd), su sisma 2016 da destra trionfalismo ingiusto

'Un lavoro fatto da tutti gli attori in campo negli anni'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 15 LUG - "Il trionfalismo che il Governo e i presidenti di Regione hanno ostentato sulla gestione del terremoto del 2016 è abbastanza paradossale e ingiusto, perché dimentica il lavoro fatto da tutti gli attori in campo nel corso degli anni e, soprattutto, che le Istituzioni si muovono in squadra, di fronte ad un'emergenza, per tutelare i cittadini che non hanno colore politico": così la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni, in merito al report sulla ricostruzione post sisma della Valnerina e dei comuni colpiti dal sisma.
    "Troviamo onestamente fuoriluogo - spiega Meloni - l'atteggiamento della presidente Tesei su tutti i fronti di gestione della ricostruzione, dopo che il centrodestra ha preso in mano una macchina che con il commissario Legnini era partita e pienamente in carreggiata. Così occorre rimettere a posto alcune precisazioni. Il vanto è di un'organizzazione perfetta e di una situazione impeccabile. Ricordiamo, con rammarico, che esistono tanti luoghi senza alcun progetto: San Pellegrino, raso al suolo, non ha al momento prospettive e non ci sono iniziative per i servizi comuni e tantomeno per la ricostruzione delle case. Così come sono fermi Ancarano e Campi. Siamo ben lieti dei progressi che sta facendo Castelluccio, ma, anche in questo caso, la destra dimentica quanto questo progetto sia stato frutto di un lavoro ascrivibile ai commissari precedenti, all'Ufficio speciale per la ricostruzione e all'Università".
    "Quanto alla presidente Tesei, forse più preoccupata del suo futuro politico che del reale impatto del suo lavoro per gli umbri - prosegue Meloni - vogliamo ricordare che al suo insediamento, 30 mesi dopo il terremoto, le aree colpite si trovavano già in sicurezza con le casette, la delocalizzazione delle attività produttive, le sedi delle aree provvisorie ricostruite, le scuole, così come tutta la logistica per i ristoranti di Norcia e Castelluccio. Non proprio un lavoro secondario, dunque, e per questo invitiamo la presidente Tesei a parlare del proprio lavoro, senza demonizzare quello altrui, come ci ha abituato in questi cinque anni di nascondino dietro al passato per celare le sue mancanze". (ANSA).
   

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