Umbria

Paziente operato con successo in sala ibrida ospedale Terni

Sostituita protesti valvolare aortica con Tavi transapicale

Redazione Ansa

(ANSA) - TERNI, 15 LUG - Delicato intervento portato a termine con successo nella sala ibrida del Santa Maria di Terni dove, a un uomo di 74 anni, è stata sostituita una protesti valvolare aortica, mediante una Tavi transapicale cardiaca.
    L'operazione - si legge in una nota dell'ospedale - ha messo in evidenza l'importanza di un approccio multidisciplinare da parte del personale del Santa Maria, in questo in particolare dell'Heart Team, formato dai dottori Valentino Borghetti, Carlo Bock, Serenella Conti, Dante Dionisi, Francesco Gentili, Paola Mezzetti.
    Il paziente, sottoposto nel 2011 a un intervento cardiochirurgico di sostituzione della valvola aortica e triplice by-pass coronarico, recentemente era stato ricoverato in terapia intensiva post-operatoria per una grave condizione di scompenso cardiaco congestizio acuto, dovuto alla rottura della protesi valvolare aortica. Dopo l'assistenza rianimatoria intensiva, il team multidisciplinare è entrato in azione con cardiochirurghi, cardiologi, emodinamisti, anestesisti rianimatori, radiologi interventisti, infermieri di sala operatoria e perfusionisti. Le condizioni rendevano impossibile un secondo intervento a cuore aperto di sostituzione della protesi disfunzionante.
    Per questo - si spiega nella nota - si è organizzata una procedura di impianto di Tavi per via transapicale cardiaca, ovvero tramite una puntura dell'apice del cuore per via minitoracotomica sinistra (piccola incisione della gabbia toracica) e l'inserimento della valvola tramite un catetere apposito. Questa procedura ibrida di Tavi trans-apicale "valve-in-valve" viene eseguita senza circolazione extra-corporea, senza arrestare il battito cardiaco e senza dover attraversare arterie gravemente malate e occluse. La delicatezza procedurale è da considerare in termini di manipolazione cardiaca, motivo per cui si è resa necessaria una minuziosa pianificazione dell'atto operatorio.
    L'intervento si è reso possibile solo grazie alla presenza di una sala ibrida all'avanguardia e da diversi attori che, ognuno nelle diverse competenze, ha agito in maniera simultanea e coordinata. Il paziente è stato svegliato poche ore dopo in terapia intensiva post operatoria, senza alcuna complicanza.
    (ANSA).
   

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