(ANSA) - PERUGIA, 19 LUG - "Come organizzazioni sindacali
esprimiamo grande preoccupazione e profonda indignazione per la
vicenda delle lavoratrici e dei lavoratori dell'appalto del
Ministero della giustizia, in servizio presso i tribunali e le
procure di Spoleto, Perugia e Terni per i servizi di
digitalizzazione degli atti giudiziari. Il cambio d'appalto,
avvenuto a giugno 2024, ha infatti determinato, in assenza di
una clausola sociale che garantisse una continuità
occupazionale, una situazione di totale incertezza sul futuro
professionale di diverse lavoratrici e lavoratori, tutti
somministrati presso la ex azienda appaltatrice": lo scrivono in
una nota Nidil Cgil di Perugia e Terni, insieme a Fiom Cgil e Fp
Cgil Umbria.
"Da un giorno all'altro questi operatori, che da anni
svolgono una attività di grande responsabilità e con requisiti
di professionalità elevati, contribuendo al corretto
funzionamento del sistema giudiziario, sono stati lasciati a
casa, senza nessuna prospettiva di essere richiamati - scrivono
i sindacati -. Ciò ha portato, tra l'altro, al blocco dei
servizi di digitalizzazione degli atti giudiziari nelle procure
e nei tribunali di Perugia, Spoleto e Terni".
"Riteniamo inaccettabile - scrivono ancora - Nidil, Fiom e
Fp Cgil - la gestione dell'appalto e il trattamento riservato ai
lavoratori da parte del Ministero della giustizia, che in questo
modo compromette il corretto funzionamento di un servizio
essenziale. I lavoratori dell'appalto saranno in piazza a Roma
lunedì 22 luglio, alle ore 8.00 per chiedere trasparenza e
risposte di fronte a quello che è a tutti gli effetti un
trattamento iniquo da parte del Ministero. Noi ci saremo".
(ANSA).
Cgil, 'preoccupa la situazione dei lavoratori dei tribunali umbri'
Sindacato su appalto del ministero giustizia per servizi digitalizzazione