Umbria

Successo per le 'Giornate medievali' di Poggio di Otricoli

Migliaia di visitatori hanno varcato la porta del borgo antico

Redazione Ansa

(ANSA) - OTRICOLI (TERNI), 22 LUG - Grande successo per la 17/a edizione delle "Giornate medievali" di Poggio di Otricoli, con migliaia di visitatori che hanno varcato la porta d'ingresso del borgo antico per riversarsi in un ambiente anche quest'anno fatto di puntuali ricostruzioni medievali e spettacoli di giocolieri, musici, falconieri, gruppi danza, teatranti, personaggi e scene di vita trecentesca animati e realizzati da professionisti provenienti da tutta Italia.
    Uno spettacolo itinerante che ha accompagnato le migliaia di persone che hanno fatto visita al castello di Poggio tornato all'antico splendore di tanti secoli fa grazie alle ricostruzioni dell'associazione "Castrum Podii Medii" che da 17 anni organizza questo appuntamento ormai fisso nel panorama delle feste storiche provinciali e regionali ma in grado di attrarre tantissima gente anche dal vicino Lazio.
    Entusiasta anche il sindaco di Otricoli, Antonio Liberati, che non ha voluto mancare a Poggio e che non ha nascosto la sua "soddisfazione" elogiando l'organizzazione e sottolineando quanto "le Giornate medioevali, insieme alle altre rievocazioni importanti che si svolgono sul territorio, abbiano contribuito a far conoscere Otricoli ai turisti e a far inserire la cittadina fra le sole cinque in Italia riconosciute dall'UnWto".
    Giovani, famiglie e appassionati hanno potuto gustare nei tre giorni di festa anche le tantissime specialità gastronomiche offerte dai vari forni, bracerie e punti ristoro che hanno offerto, a getto continuo, piatti della tradizione locale, pizze, carni alla brace e dolci realizzati seguendo antiche ricette medievali. Festa e divertimento, ma anche cultura e radici. L'associazione "Castrum Podii Medii" ha organizzato anche quest'anno tre importanti conferenze su alcuni aspetti monografici di quell'epoca lontana, parlando del cibo come differenza di classe, del rapporto tra carne e potere e di cultura e scuola. (ANSA).
   

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