Umbria

Puletti, da sindaca Perugia nessuna parola per penitenziaria

La consigliera Lega dopo la visita in carcere della Ferdinandi

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 25 LUG - "Agghiaccianti le dichiarazioni della sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, che nella nota diffusa dopo la sua visita al carcere di Capanne non fa mai riferimento al vero inferno che sono costretti a subire gli agenti della polizia penitenziaria, a Perugia come nelle alte carceri umbre": così la consigliera regionale della Lega Manuela Puletti che, a capo del Dipartimento sicurezza e immigrazione della Lega, evidenzia l'"insensibilità" da parte della sindaca di Perugia, "che non coglie il valore indiscutibile del lavoro fatto dagli agenti di polizia penitenziaria".
    "Non un solo ringraziamento - rileva Puletti - non una stretta di mano, quanto meno pubblica, agli agenti di polizia penitenziaria. Le preoccupazioni del sindaco sono esclusivamente per le condizioni dei detenuti che, ricordo, sono persone che hanno qualche conto in sospeso con la giustizia. Il mio ringraziamento invece va agli agenti di polizia penitenziaria, al lavoro immane che fanno quotidianamente, nonostante le evidenti criticità e il fatto che la legge Madia ne abbia sensibilmente ridimensionato il numero, tanto da costringerli a lavorare sotto organico ed a sottoporsi dunque a turni massacranti. E questo nonostante i passi in avanti fatti da questo Governo, evidenti ma ancora con altri necessari, visto il disastro ereditato".
    "Parlare di giustizia e di sinistra - prosegue la consigliera - è ormai diventato un ossimoro, ma poco c'è da sorprendersi se al Parlamento europeo la sinistra è rappresentata da una ex detenuta. A vivere il vero inferno sono gli agenti di polizia penitenziaria aggrediti quotidianamente da coloro che il sindaco definisce 'poveretti', ma che, guarda a caso, sono in carcere per aver infranto la legge. Dovremmo ringraziare ogni giorno gli agenti di polizia penitenziaria che hanno la fedina penale pulita e garantiscono ogni giorno la sicurezza, nonostante le difficoltà dovute anche al trasferimento del Dipartimento della polizia penitenziaria nel 2015 in Toscana voluto dal centrosinistra e che la Lega sta cercando di riportare in Umbria". (ANSA).
   

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