(ANSA) - PERUGIA, 27 LUG - A luglio, in Umbria sono 2 mila
254 le assunzioni programmate dalle imprese per le quali le
aziende dichiarano di non trovare candidati, mentre ammontano a
644 quelle scoperte per "inadeguata preparazione dei candidati"
(dei restanti 270 le motivazioni sono le più varie). In tutto, a
luglio le assunzioni che le imprese umbre indicano come "di
difficile reperimento" sono il 55,1% di quelle complessive, vale
a dire 3mila 168 su 5mila 750.
Secondo il quadro diffuso dalla Camera di commercio
dell'Umbria, nonostante il rallentamento economico si faccia
"sentire pesantemente" sugli avviamenti al lavoro programmati
dalle imprese (a luglio -13,3% in Italia e -26,3% in Umbria, nel
trimestre luglio-settembre -10,6% in Italia e -20,9% in Umbria),
non scende, ma anzi aumenta, il problema delle assunzioni
considerate dagli imprenditori di difficile reperimento.
L'Umbria, peraltro, si conferma tra le regioni in cui questo "è
più assillante": se, infatti, a luglio in Italia è di difficile
reperimento il 48,4% delle assunzioni delle imprese, nella
regione tale quota è "ben superiore", come detto il 55,1%. E la
quota degli avviamenti a causa della mancanza di candidati è il
39,2% delle assunzioni totale programmate dalle imprese nella
regione.
A luglio 2024, rispetto allo stesso mese del 2023, la media
nazionale vede le assunzioni programmate dalle imprese scendere
del 13,3%, con la perdita di 77 mila 730 avviamenti al lavoro.
La circoscrizione più colpita è il centro (-19,9%), con l'Umbria
che realizza la peggior performance (-26,3%, da 7mila 800
avviamenti a luglio 2023 a 5mila 750 a luglio 2024, -2050
assunzioni). Nel centro, subito dietro l'Umbria ci sono le
Marche (-25,6%), quindi la Toscana (-22,5%) e il Lazio (-15,2%).
Quanto al trimestre luglio-settembre 2024, lo scenario è
considerato un pò meno fosco, ma comunque pesante: la media
nazionale segna -10,6% e il centro -17,2%. A registrare il
maggior calo in Italia questa volta sono le Marche (-22%),
seguite dall'Umbria (-20,9%), dove le imprese hanno programmato
15 mila 870 avviamenti al lavoro, 4 mila 200 in meno rispetto ai
20 mila 70 avviamenti dello stesso trimestre 2023.
In Umbria a luglio 3 mila 168 assunzioni non coperte (il
55,1% del totale). Di queste, in 2 mila 254 casi non si trovano
proprio candidati. Le prime dieci professioni in cui, nella
regione, si registrano le percentuali più elevate di difficoltà
di reperimento del personale in relazione alle assunzioni
programmate sono operai specializzati addetti alle rifiniture
delle costruzioni (scoperto l'87,7% degli avviamenti al lavoro
programmati dalle aziende); fonditori, saldatori, lattonieri,
calderai, montatori di carpenteria metallica (85,9%);
specialisti nelle scienze della vita (84,2%); operai
specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di
strutture edili (80,2%); tecnici della gestione dei processi
produttivi di beni e servizi (78%); fabbri ferrai costruttori di
utensili (77,8%); tecnici della salute (76,1%); ingegneri
(73,5%); operai macchine automatiche e semiaut. per lavoraz.
metalliche e prod. minerali (72,7%); operatori della cura
estetica (72%). (ANSA).
Per le imprese umbre sempre più difficile trovare personale
Il quadro nel Report mensile del Sistema informativo Excelsior