(ANSA) - PERUGIA, 31 LUG - "Noi capiamo le cose solo quando ci 'andiamo a sbattere', ma se riuscissimo a capirle prima le cose andrebbero in un'altra direzione. La guerra, ad esempio, noi diciamo di capirla e ci sembra sempre una cosa lontana.
Zuppi è stato accolto dal capo struttura Giampaolo Nicolasi, dal direttivo, dallo staff multidisciplinare e dai ragazzi impegnati nel percorso di recupero dalle dipendenze. Alcuni di loro hanno raccontato, in un auditorium gremito, la propria esperienza di vita, il rapporto con le sostanze stupefacenti e lo sforzo che stanno compiendo verso la rinascita personale.
"Ognuno ha delle cose belle da fare, per sé e per gli altri.
E la droga te le toglie tutte. Si possono incontrare nella vita delle amicizie sbagliate, ed è capitato anche a me. Ma possiamo incontrare - ha detto, rivolto agli ospiti della Comunità Incontro - anche le amicizie giuste, che forse non sono altrettanto facili da trovare. Ma sono fondamentali e i 'giusti' non sono quelli che non hanno mai sbagliato, non ci credete, non esistono. Voi potete essere amici giusti per tanti altri. E crederci è fondamentale".
Sulle droghe ha aggiunto che "quelle 'leggere' sempre droghe sono e forse ancora più pericolose, perché percepite, appunto, come meno dannose".
"Uno pensa sempre che quando vuole smette - ha osservato ancora il cardinale - ma poi si accorge che non smette mai. La 'strega', la droga, non si presenta come tale ma ha sempre un bell'aspetto, accattivante. E in questo contesto, anche l'alcol rappresenta un tema complesso, una dipendenza difficile da affrontare". (ANSA).
Zuppi, la guerra? Le cose si capiscono quando ci sbatti
Il presidente della Cei in visita alla Comunità Incontro