Umbria

Dal Comune di Assisi una raccolta fondi per la Terra santa

Al via le celebrazioni del Perdono di Assisi

Dal Comune di Assisi una raccolta fondi per la Terra santa

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 01 AGO - Sono iniziate questa mattina le celebrazioni per il Perdono di Assisi, con l'apertura della porta della Porziuncola e in serata i primi vespri. Il triduo di preparazione alla solennità nella chiesa di Santa Maria degli Angeli è stato officiato da fra Francesco Patton, custode di Terra Santa, che ha raccontato da testimone diretto le atrocità della guerra, anche e soprattutto a danno dei bambini, che si sta consumando da dieci mesi a Gaza.
    In occasione del Perdono di Assisi, l'amministrazione comunale "stigmatizza, ancora una volta, le guerre che insanguinano tanti paesi del mondo e ricorda di aver istituito ad aprile scorso un conto corrente per aiutare le popolazioni civili vittime dei conflitti, a partire da quelle della Terra santa, terra particolarmente cara e sede della città di Betlemme gemellata con Assisi dal 1989". La causale è "Assisi per le popolazioni civili colpite dalle guerre" e l'Iban è IT83A0103038270000000192903.
    Tutti possono donare , i proventi delle donazioni che arrivano al Comune sul conto dedicato - spiega l'ente - saranno inviati alle popolazioni vittime delle guerre a partire dalla Terrasanta dove sono presenti i francescani della custodia retta da padre Francesco Patton. Le destinazioni delle offerte saranno condivise proprio con i francescani, con particolare riguardo ai bisogni dei bambini, e saranno rese note attraverso i canali media e social del Comune e della città.
    "La decisione di avviare la raccolta fondi - ha spiegato il sindaco Stefania Proietti - è nata dalla volontà di realizzare un gesto concreto per fornire assistenza e conforto anche materiale a tutti coloro che soffrono, che vivono sulla propria pelle le conseguenze di violenza, bombardamenti e uccisioni. Non ci stancheremo mai di ripetere che la guerra è una follia, come Città di Assisi non rimarremo mai in silenzio, non possiamo e non dobbiamo restare indifferenti davanti alle barbarie che si consumano ogni giorno, ogni ora, in Terra Santa e in tanti altri paesi del mondo anche vicini a noi come l'Ucraina. Abbiamo il dovere di opporci alla "terza guerra mondiale a pezzi" dove in molti territori a esprimersi sono solo le armi. E il nostro unico mezzo è quello di ridare speranza oltre la guerra con gesti concreti di fraternità e solidarietà". (ANSA).
   

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