Tre cadaveri trovati nel giardino di un casolare alla periferia nord di Perugia, un duplice femminicidio e un suicidio secondo la Procura della Repubblica del capoluogo umbro.
Una tragedia maturata in ambito familiare che ha coinvolto un sessantanovenne che - è l'ipotesi ritenuta prevalente - avrebbe sparato alla moglie, di 66 anni, e alla figlia della coppia, di 39, con il suo fucile da caccia con il quale si sarebbe poi suicidato.
A farlo ipotizzare, tra l'altro, il fatto che l'arma (regolarmente detenuta) sia stata trovata in prossimità del corpo dell'uomo e il posizionamento le lesioni mortali sul cadavere. Escluse quindi responsabilità di soggetti esterni. A condurre le indagini è la polizia, con la squadra mobile della questura, la volante e la scientifica.
L'uomo aveva lavorato alla Galleria nazionale dell'Umbria, la prestigiosa pinacoteca di Perugia che ospita numerosi capolavori, e dal 2022 era in pensione. La figlia sembra invece che fosse impegnata in un locale di ristorazione della zona e la madre un'impiegata in un ente pubblico. Marito e moglie abitavano nel casolare dove si è consumata la tragedia. Un'abitazione ben rifinita nella campagna di Fratticiola Selvatica, alla periferia nord di Perugia. Circondata da terreni coltivati, ulivi e altri alberi.
La figlia invece sembra che non vivesse con loro anche se nella casa aveva ancora diversi suoi abiti. Di tanto in tanto si recava dai familiari. Come aveva fatto proprio negli ultimi giorni. Nel casolare di Fratticiola Selvatica è arrivato verso mezzogiorno il fidanzato della giovane che, non riuscendo a mettersi in contatto con lei, si è recato presso l'abitazione della famiglia. Dove, all'interno del giardino, ha trovato i corpi senza vita dei tre familiari. Il duplice femminicidio-suicidio è avvenuto nel giardino dell'abitazione in un contesto di tranquillità, sta emergendo dalle indagini. Non sono infatti emersi contrasti nel nucleo familiare. Quando sono state uccise le due donne erano in giardino.
L'uomo - è l'ipotesi al vaglio della Procura di Perugia - avrebbe sparato improvvisamente come se avesse perso la testa. Da valutare il peso che possano avere avuto alcune difficoltà psicologiche delle quali avrebbe sofferto. Una delle persone che abitano nella zona ha sentito gridare 'aiuto' proprio intorno a mezzogiorno. E' scattato l'allarme e sul posto sono giunte subito un'ambulanza e un'automedica dall'ospedale di Perugia. Tutto inutile però, l'uomo e le due donne erano infatti già morti. E' stata quindi la volta del personale della squadra volante e della mobile a intervenire insieme agli specialisti del Gabinetto provinciale della Scientifica e al medico legale. A coordinarli il magistrato di turno della Procura e il capo dell'Ufficio Raffaele Cantone. Dagli accertamenti è emerso che la morte dei tre non sia avvenuta a ridosso del ritrovamento ma prima. Qualche ora o anche di più. Una delle vicine ha riferito ai cronisti di avere sentito sabato sera quelli che ritiene degli spari. Ha anche riferito di avere visto l'auto della figlia della coppia nella serata di venerdì. Al proprietario di un appezzamento di terreno con degli animali sembra invece di avere visto l'uomo ieri mattina. Dettagli che spetterà ai rilievi autoptici e ai riscontri della polizia chiarire. I vicini raccontano di una coppia che da tempo viveva nella zona di Fratticiola Selvatica. Li descrivono come persone normali, alle prese con le solite vicissitudini di ogni famiglia.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it