Umbria

Tante associazioni attese alla Marcia della pace di Assisi

L'appuntamento sabato con partenza da Santa Maria degli Angeli

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 18 SET - Sono centinaia le associazioni, gli enti e delegazioni di varie scuole provenienti anche da fuori regione che nella sabato 21 settembre, ad Assisi e Santa Maria degli Angeli, parteciperanno alla Marcia della pace e della fraternità promossa dalla Fondazione PerugiAssisi.
    Un momento di profonda riflessione, in occasione della giornata mondiale della pace, che inizierà alle 9,30 con l'incontro nazionale delle costruttrici e dei costruttori di pace in programma alla Domus Pacis a Santa Maria degli Angeli.
    Da lì partirà nel pomeriggio (alle 15) la marcia, che farà tappa nella piazza del Comune di Assisi dove l'arrivo è previsto per le 17.
    L'appuntamento è stato presentato nella sala del consiglio della Provincia di Perugia e aprirà simbolicamente un lungo percorso per la prossima marcia Perugia-Assisi del 12 ottobre 2025.
    "Cominciamo sabato a organizzare la marcia più grande del mondo e per questo lavoreremo un anno", ha detto Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi, che in Provincia ha incontrato alcuni studenti perugini. "Con la guerra si perde tutto, non ci sono più diritti, con la pace tutto è ancora possibile" è uno dei messaggi che Lotti ha dato ai ragazzi insieme a Stefania Proietti, presidente della Provincia e sindaca di Assisi che è intervenuta alla presentazione. “Il coraggio della pace è sempre più importante – ha detto Proietti -. Le notizie ci dicono che è urgente l’impegno per la pace”. Agli studenti ha chiesto di “non farsi scoraggiare da chi vi dice che il vostro impegno non cambia nulla, una piccola azione un domani può diventare un passo per cambiare il mondo”. L’organizzatore della marcia ha poi sottolineato che “le guerre si stanno espandendo e diventano senza regole e confini”. Per questo “dobbiamo rimettere la pace al primo posto e sabato ad Assisi daremo voce alla pace”. Per i promotori della manifestazione “mettere la pace al primo posto vuol dire mettere da parte tutti gli altri interessi, a partire da quelli che ci hanno trascinato in una guerra permanente di tutti contro tutti”. Alla giornata di sabato sono stati invitati leader nazionali di associazioni, responsabili nazionali delle forze politiche “perché la politica deve dire che vuole fare per cambiare strada” e parlamentari europei. “La pace - è stato sottolineato a fronte dell’escalation dei conflitti - non è uno slogan per anime belle ma il solo principio guida che può aiutarci a trasformare il futuro che incombe”.

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