Umbria

A Norcia 23 famiglie tornano nelle loro case dopo il sisma

Il sindaco: 'È un grande segnale di ritorno alla normalità'

Redazione Ansa

(ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 26 SET - Festa oggi a Norcia per 23 famiglie che sono rientrate nelle loro case risultate inagibili a seguito del sisma che colpì anche l'Umbria tra agosto e ottobre del 2016. Gli edifici si trovano in via Case Sparse, con i lavori che sono stati commissionati da Ater, Regione Umbria e Comune di Norcia per un totale di 3 milioni di euro.
    "Questo è un bellissimo segno che testimonia come la ricostruzione abbia decisamente cambiato passo dopo diverso tempo", ha commentato il commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli.
    "Queste 23 famiglie - ha aggiunto - ritornano nelle proprie case e si riappropriano del loro luogo principale di vita, un grande segno di rinascita e di grande fiducia per il futuro.
    Ringrazio l'Ater, la Regione Umbria guidata da Donatella Tesei, l'Usr e il Sindaco Giuliano Boccanera per l'ottimo lavoro svolto. La sinergia tra istituzioni è un elemento cruciale per la rinascita di tutto l'Appennino Centrale. Il nostro obiettivo è accelerare il ritorno a casa di tutte le famiglie che si trovano fuori dalla propria abitazione".
    "Sono persone che erano nelle Sae o che usufruivano del Cas - ha spiegato il sindaco di Norcia Giuliano Boccanera - e adesso rientrano nelle loro abitazioni. Sono strutture costruite con criteri antisismici e sicure. L'Ater ha anche fatto firmare i contratti a tutte le famiglie beneficiarie delle unità immobiliari È un ulteriore passo verso la normalità e della restituzione ai cittadini delle proprie abitazioni. Ringrazio la struttura commissariale, l'Ater, la Regione, l'Usr e tutti i tecnici del Comune che hanno lavorato al massimo per raggiungere questo obiettivo. È un grande segnale di ritorno alla normalità".
    I dati del 2024 - riferisce una nota della struttura commissariale - dicono che in Umbria sono 1.190 le persone che usufruiscono di una forma di assistenza abitativa (dal primo settembre il Contributo di autonoma sistemazione è stato sostituito dal Contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione) o che utilizzano di una soluzione abitativa d'emergenza. (ANSA).
   

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