(ANSA) - PERUGIA, 07 OTT - Avrebbero spacciato significativi
quantitativi di droga, in particolare cocaina, in alcuni
bivacchi appositamente allestiti in zone boschive nel comune di
Umbertide: i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile
della compagnia di Città di Castello, con il supporto di unità
cinofile specializzate dell'Arma, hanno dato esecuzione a una
ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del
Tribunale di Perugia, su richiesta della Procura di Perugia, nei
confronti di tre indagati, di età compresa fra i 43 e 49 anni,
di origini marocchina e albanese, ritenuti responsabili di
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in
concorso.
Lo scorso settembre, nell'ambito della stessa attività
d'indagine erano già stati raggiunti da misura cautelare, per
gli stessi reati, due giovani di 24 e 23 anni, di origine
marocchina.
Le indagini, avviate all'inizio dell'anno, in pochi mesi
hanno permesso di scoprire, mediante servizi di osservazione e
pedinamento, oltre che attività di carattere tecnico, la
cessione di droga, nei boschi intorno a Umbertide.
Sono seguiti numerosi controlli da parte dei carabinieri di
Città di Castello a carico degli avventori che si recavano nei
luoghi individuati in tutti gli orari del giorno e della notte.
Agli acquirenti sottoposti a controllo, circa 20 persone,
venivano di volte in volta sequestrate le dosi appena
acquistate.
Lo scorso aprile, nel corso delle medesime attività
investigative, era stato arrestato un altro uomo di origine
marocchina, trovato in possesso di 20 grammi di cocaina.
Nell'ambito dell'indagine sono stati identificate altre
persone presumibilmente coinvolte nell'illecita attività, di
origine marocchina, albanese e italiana, la cui posizione è al
vaglio della Procura.
Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati
complessivamente 50 grammi di cocaina, che venduti al dettaglio
avrebbero fruttato circa 3.500 euro.
Nell'eseguire il provvedimento i militari hanno svolto una
rapida ricognizione del sottobosco in cui avveniva lo spaccio,
rinvenendo un piccolo accampamento - costituito da una tenda da
campeggio, fornelli da campo e generi alimentari - in cui gli
indagati dimoravano in attesa di spacciare la sostanza
stupefacente agli acquirenti che solitamente preannunciavano il
loro arrivo mediante contatti telefonici.
Il Gip del Tribunale di Perugia, in base a quanto
disciplinato dalla Legge 9 agosto 2024 numero 114, la cosiddetta
"Legge Nordio", ha emesso immediatamente l'ordinanza cautelare
nei confronti di due indagati (carcere in un caso e obbligo di
dimora e di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria)
rispetto ai quali ha ritenuto sussistente il pericolo di fuga;
per altri tre ha emesso ordinanza di applicazione delle misure
cautelari, per due il carcere e per un'altra posizione obbligo
di dimora e di firma. Inoltre, per tre di loro sono state
avviate le procedure in materia di immigrazione clandestina,
essendo privi di regolare permesso di soggiorno. (ANSA).
Spaccio in bivacchi nei boschi nella zona di Umbertide
Ordinanza di misure cautelari nei confronti di 5 persone