Umbria

Convegno Camera commercio su welfare strumento di crescita

Tavola rotonda con consigliera Parità della Regione

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 09 OTT - Un po' è stato fatto, molto resta da fare sulla strada del welfare femminile, dall'armonizzazione dei tempi vita-lavoro al benessere organizzativo, che rappresenta una chiave di volta per lo sviluppo di aziende più sane, più competitive, più produttive perché più giuste, più resilienti, più capaci di crescere sul mercato. Perché nelle aziende con dipendenti più sereni e curati, dove il clima disteso produce maggiore capacità di confronto e dialogo, si aumenta il tasso di identificazione con l'impresa, la condivisione degli obiettivi, la produttività. Ma attenti: non è tutto oro quello che luccica, perché bisogna capirsi su quali siano le forme più vantaggiose di welfare (femminile e non) e su cosa debba intendersi per welfare aziendale. E distinguere ciò che è il welfare "buono" da quello che non lo è. E' quanto emerso dall'evento che si è tenuto presso la Camera di commercio dell'Umbria, coordinato dal segretario generale, Federico Sisti, organizzato dalla consigliera di Parità della Regione Umbria, Rosita Garzi, in collaborazione appunto con l'Ente camerale e con la partecipazione dell'Associazione Sovrapensiero.
    Al centro del confronto dei vari panel della Tavola rotonda lo stato dell'arte sulla "armonizzazione dei tempi vita/lavoro e benessere organizzativo a partire da casi concreti di buone prassi di welfare aziendale". (ANSA).
   

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