Umbria

Corte dei conti parifica il rendiconto 2023 della Regione

Sospeso giudizio sul capitolo di spesa che finanzia le Arpa

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 11 OTT - La Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per l'Umbria ha parificato il rendiconto generale della Regione Umbria per l'esercizio 2023 ad accezione del capitolo di spesa che disciplina e finanzia le Arpa. Sospeso il giudizio su questo aspetto, sul quale è stata sollevata intanto la questione di legittimità costituzionale, quello generale di parifica "rimane intatto perché abbiamo parificato il bilancio ad eccezione di quel capitolo" ha sottolineato il presidente della Sezione Antonello Colosimo. Che, affiancato dai magistrati del collegio, ha illustrato le analisi condotte durante il giudizio di parificazione che si è tenuto al Dipartimento di Agraria di Perugia.
    Rendiconto che è stato quindi esaminato "per ben due volte", come ha rimarcato Colosimo, sia ora in occasione della nuova delibera della Regione sia nell'adunanza del 12 luglio scorso che poi sfociò nel "non luogo a provvedere" perché la Regione aveva ritirato la delibera sul rendiconto consuntivo dopo i rilievi della Corte emersi nel contraddittorio di allora in merito alle risorse assegnate ad Arpa attraverso il fondo sanitario. "Se la Corte Costituzionale dovesse ritenere non sussistente la questione, si riespanderà tutto il potere di utilizzo del capitolo" ha affermato il presidente.
    Andando poi nel merito del Rendiconto, per Colosimo "ci sono delle criticità ma che non hanno mai superato il limite della non parificabilità". Nel sistema sanitario regionale, nella governance degli organismi partecipati, nei rapporti finanziari di debito-credito tra la Regione e gli Enti locali, nella organizzazione regionale e nel Trasporto pubblico locale e regionale, si profilano i più significativi aspetti di criticità in merito al Rendiconto generale per l'esercizio 2023.
    "Sotto il profilo della parifica - ha ancora commentato il presidente - i conti tengono perché li abbiamo parificati ma naturalmente ci sono tante singole criticità rispetto alle quali la Regione ne ha preso atto. Devo anche dire che abbiamo sempre istituzionalmente un rapporto di cooperazione, come ha sottolineato anche la presidente Tesei, e quindi sono sicuro che tutte le criticità evidenziate saranno scrutinate positivamente per dare sempre un miglior servizio alla comunità umbra".
    Durante l'udienza sono stati forniti gli elementi sulla dimensione del bilancio regionale e sui risultati della gestione. In particolare, le previsioni definitive delle entrate di competenza sono ammontate a 5.130 milioni di euro di cui 186 milioni riferito al Fondo pluriennale vincolato e 119 milioni ad utilizzo avanzo di amministrazione. Gli accertamenti di ambito sanitario hanno inciso per circa il 76% sul bilancio regionale e le relative riscossioni hanno rappresentato il 75% circa del totale complessivo.
    Con riguardo alla spesa, a fronte delle previsioni (5.130) sono stati registrati impegni per 3.346 milioni di euro (65%) e rilevate economie per 1.525 milioni (30%), mentre 180 milioni sono confluiti a Fondo pluriennale vincolato.
    I pagamenti sono ammontati a 2.469 milioni.
    La spesa sanitaria ha rappresentato il 76% complessivo degli impegni e il 74% del totale dei pagamenti.
    Le verifiche condotte quindi, come ha spiegato Colosimo, hanno evidenziato la permanenza degli equilibri di bilancio sia in sede di previsioni iniziali sia in fase di assestamento.
    L'esercizio si è chiuso con un risultato di competenza positivo, pari a 83 milioni di euro, per effetto del risultato positivo della gestione corrente di 87 milioni, solo parzialmente assorbito dal risultato negativo della gestione in conto capitale di 4 milioni di euro.
    L'indebitamento residuo al 31 dicembre 2023 ammonta inoltre a 476 milioni di euro.
    Relativamente alla gestione economico-patrimoniale, il conto economico ha evidenziato un risultato positivo di 58 milioni di euro, in miglioramento rispetto al risultato negativo di 3 milioni circa del 2022.
    Gli esiti della gestione patrimoniale 2023, infine, hanno fatto registrare una decisa variazione in aumento di 72 milioni di euro della consistenza del patrimonio netto, passato dai 481 al 31 dicembre 2022 ai 553 milioni al 31 dicembre 2023. (ANSA).
   

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