Umbria

In Umbria 'non ci sono organizzazioni mafiose stanziali'

Emerge dalla relazione della Procura di Perugia

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 11 OTT - Ribadisce che "in Umbria non vi siano organizzazioni mafiose stanziali" il procuratore Raffaele Cantone che, nella relazione per l'anno giudiziario 2025 spiega come "il territorio, invece, appare soprattutto oggetto di interesse da parte di cosche aliunde operanti, soprattutto per attività di riciclaggio e reinvestimento". "In questo senso - scrive -, le indagini effettuate in passato e quelle in corso dimostrano la presenza, sia nella provincia di Perugia che in quella di Terni, di soggetti collegati in particolar modo alle ndrine calabresi o ai gruppi camorristici campani che operano in alcuni settori economici (edilizia, turismo e commercio) sia presumibilmente utilizzando denaro e risorse di provenienza illecite, sia anche facendo ricorso, come extrema ratio, alla forza di intimidazione dei gruppi mafiosi di riferimento".
    Tra i settori a rischio quello della compravendita di prodotti petroliferi e del riciclo dei rifiuti, soprattutto metallici. "Rapporti con esponenti della criminalità organizzata campana sono risultati acclarati anche nel settore delle frodi connesse alle provvidenze e ai bonus riconosciuti nella fase pandemica o post pandemica" si legge nella relazione, nella quale viene spiegato come "sugli interessi dei gruppi criminali meridionali in Umbria sono in corso anche altre indagini ancora coperte dal segreto investigativo, condotte dalla Dda perugina anche in collegamento con uffici altri omologhi uffici giudiziari di altre procure e con il costante coordinamento della Direzione nazionale antimafia". (ANSA).
   

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