Umbria

Marco Rizzo, destra e sinistra nemici della disabilità

'Hanno tolto milioni di fondi' dice candidato presidente Umbria

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 15 OTT - Parla di "destra e sinistra nemici della disabilità, che hanno tolto milioni di fondi" Marco Rizzo, candidato presidente della Regione Umbria per Democrazia Sovrana e Popolare. "Il G7, in queste condizioni, è solo pubblicità.
    Con noi al governo dell'Umbria, risorse quintuplicate" sostiene in una nota.
    "L'ultima versione della legge di Bilancio del 26 ottobre 2023 - afferma Rizzo - stanziava il Fondo unico per le persone con disabilità con un taglio di ben 350 milioni di euro rispetto al fondo precedente. Ad ottobre scorso le famiglie di persone disabili hanno giustamente manifestato davanti alla sede della Regione per chiedere i contributi mensili previsti dai piani regionali in favore di minori, adulti ed anziani affetti da grave disabilità perché l'unica Regione a non garantirli era rimasta l'Umbria. Mentre destra e sinistra lucidano la vetrina del G7 Disabilità in una grande passerella di governo e di finta opposizione , gli unici a garantire, concretamente, i diritti di chi è rimasto indietro e a non lasciarlo da solo, siamo noi di Democrazia Sovrana e Popolare. E' la sovranità che garantisce i diritti perché consente lo stanziamento di risorse per una protezione sociale che non sia volatile e puramente pubblicitaria come il carrozzone governativo e promozionale che si sta svolgendo a Perugia. Con me presidente della Regione ristrutturerà una solidarietà sociale oggi semidistrutta da governi regionali di ogni colore. Su questo fronte proponiamo, ad esempio, di quintuplicare il finanziamento attualmente ricevute dalle famiglie in difficoltà e l'incremento delle pensioni per gli invalidi civili. Il nostro obiettivo - conclude Rizzo - è aumentarle (74/99% di invalidità) ad 800 euro e a 1200 euro (100% di invalidità), con una integrazione regionale valida almeno per due anni e con la richiesta di 'esportare' questo criterio in tutta la nazione". (ANSA).
   

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