Umbria

De Luca (M5s), cade il numero legale e maggioranza a pezzi

'Tesei ultimo atto, scappati per non votare la legge su riciclo'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 22 OTT - "Lega e Forza Italia abbandonano l'Aula sull'ultimo atto dell'ultimo Consiglio della legislatura e cade il numero legale. La maggioranza va in pezzi su uno dei temi principali della campagna elettorale della Tesei: la gestione del ciclo dei rifiuti e la localizzazione dell'inceneritore": lo sottolinea in una sua nota Thomas De Luca, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, in merito a quanto accaduto durante la riunione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria.
    "E' l'ultimo vergognoso epilogo - commenta - di questa legislatura".
    "In discussione - spiega De Luca - c'era la legge Carissimi (Lega) su rifiuti ed economia circolare, dopo tre anni e mezzo di commissioni approdata in Aula all'ultimo momento utile. Un atto di decoro e civiltà, approvato all'unanimità da Prima e Seconda commissione, al di là delle diverse appartenenze politiche, che garantiva semplicemente all'Umbria di allinearsi alla normativa europea e nazionale sul ciclo dei rifiuti.
    Politiche di riduzione, raccolta differenziata, azioni volte a garantire un sistema virtuoso. Prima ha abbandonato l'Aula la presidente Tesei (Lega), poi l'assessore Roberto Morroni (FI), poi il presidente della Seconda Commissione Valerio Mancini (Lega) e poi via, via tutti i membri di questi partiti ad esclusione del consigliere Rondini, dello stesso Carissimi e di Fratelli d'Italia".
    "Dopo decine e decine di ore di audizioni con associazioni, gestori, portatori d'interesse, quando si tratta di metterci la faccia - aggiunge De Luca - la maggioranza scappa. Non possono parlare di decoro, non possono parlare di futuro. L'ultimo vergognoso atto di questa legislatura segna la fine della destra in Umbria. È evidente come la maggioranza abbia agito su commissione dimostrando tutto quello che abbiamo sostenuto a gran voce fino ad oggi: il livello minimo di civiltà nella gestione del ciclo dei rifiuti, la raccolta differenziata e le buone pratiche di riduzione mettono a repentaglio i piani di chi vuole l'inceneritore in Umbria. Creano debiti per generazioni, inquinamento, inefficienze solo per alimentare questo impianto.
    Parafrasando Winston Churchill, la destra poteva scegliere tra il disonore e la sconfitta, ha scelto il disonore ed avrà la sconfitta". (ANSA).
   

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