Umbria

Cai, verifiche Ue su legge per veicoli a motore sui sentieri

Per verificare conformità con le direttive Ue habitat e uccelli

Redazione Ansa

(ANSA) - FOLIGNO (PERUGIA), 23 OTT - La recente normativa della Regione Umbria che consente di fatto la circolazione di veicoli a motore su sentieri, piste e mulattiere montane sarà inserita dai servizi della Commissione europea tra quelle oggetto di un'indagine mirata a verificarne la conformità con le direttive Ue habitat e uccelli. È questa la risposta formale inviata dalla Direzione generale Ambiente, Conformità, Governance e Sostegno agli Stati Membri al presidente del Club alpino italiano di Terni, Massimiliano Raggi che il 14 maggio scorso, in accordo con il Gruppo regionale Umbria, aveva inviato un esposto-denuncia alla Commissione europea. Lo ha reso noto lo stesso Cai.
    Nell'atto si segnalava che l'articolo 7, commi 3 e 4 della legge della Regione Umbria 28/2001, modificato dall'articolo 51-bis della legge regionale 17/2023, prevede che "nel caso di sentieri, mulattiere, viali parafuoco e piste di esbosco e di servizio ai pascoli e boschi, il divieto di circolazione e la sosta dei veicoli a motore sussiste solo in presenza di appositi cartelli indicanti il divieto di transito". In assenza di tale segnaletica - si legge nella nota del Cai - tutte le infrastrutture viarie elencate si intendono aperte alla libera circolazione, anche quelle dei numerosi siti Natura 2000 per i quali, si ricorda dagli uffici della Commissione, ogni tipologia di intervento li riguardi deve essere oggetto di una opportuna valutazione dell'impatto sul sito stesso. Secondo il Club alpino "con la norma in questione niente di ciò è stato fatto".
    "Come conseguenza dell'applicazione della legge regionale sui sentieri l'esposto del Cai di Terni - prosegue la nota - indicava possibili danneggiamenti agli habitat naturali e alle specie animali presenti nelle aree".
    La denuncia del Cai di Terni farà parte quindi di un pacchetto di altre norme definite "di dubbia conformità con le direttive Ue compreso in un'indagine avviata nei confronti dell'Italia dalla Commissione europea. Le questioni relative alle norme in questione saranno sottoposte come quesiti alle autorità italiane, le cui risposte saranno poi valutato circa l'opportunità di aprire una procedura di infrazione". (ANSA).
   

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