Umbria

Intelligenza artificiale per esame dati criminalità in Umbria

Sistema usato da procura generale, 'azione umana per controllo'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 25 OTT - Ha sfruttato sistemi di intelligenza artificiale nell'elaborazione dei dati e delle informazioni la relazione del procuratore generale di Perugia Sergio Sottani in preparazione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2025 che contiene il quadro della situazione del distretto tra il giugno 2023 e luglio 2024. Dati "poi sempre verificati e controllati dall'azione umana" si sottolinea in un comunicato dell'Ufficio. "Ciò in forza di un progetto innovativo, autorizzato dal Ministero di Giustizia ed esempio unico nel quadro nazionale" si spiega ancora.
    Nella relazione si indicano i fenomeni criminali della regione, distinti nei tre circondari di Perugia, Spoleto e Terni oltre alla criminalità minorile. "Le tipologie criminose sono, in tutto il distretto, essenzialmente simili e costituite da reati di codice rosso, in materia di traffico di sostanze stupefacenti e reati contro il patrimonio, in particolare furti in abitazione" si legge ancora nella nota.
    Il procuratore generale di Perugia ripercorre quindi i principali progetti portati avanti dall'Ufficio nell'anno di riferimento in collaborazione con le Procure, oltre che con la Corte d'Appello di Perugia. Tra i principali progetti portati avanti vengono citati il notiziario mensile che viene pubblicato sul sito internet e che riporta in forma anonima il report di decine di decisioni della Corte d’appello perugina nonché dei focus mensili sulla giurisprudenza del territorio; la banca dati di merito, il cui progetto è stato recepito dal Ministero a livello nazionale, dove è rintracciabile un numero elevato di decisioni dei tribunali e della Corte d’appello, con collegamenti ipertestuali che ne consentono di apprezzare lo sviluppo lineare, sino in Cassazione. Inoltre, in collaborazione con l’Ufficio distrettuale requirente per l’innovazione, sono stati elaborate e messi a disposizione delle Procure i dati statistici dei procedimenti penali sopravvenuti ed esauriti dagli uffici requirenti umbri dal primo luglio 2023 fino al 30 giugno 2024. Per la prima volta è stato fatto un approfondimento sulle tipologie di reato, verificando l’esito e la tenuta dell’accusa fino al giudizio di appello. La Procura generale sostiene l’analisi dei dati riferiti al territorio, appare, in sintonia con quanto emerso anche in occasione della precedente inaugurazione dell’anno giudiziario, che gli Uffici si sono concentrati in particolare sui reati di “codice rosso” e quelli legati al traffico di sostanze stupefacenti e ai furti in abitazione, che sono radicati nel territorio da decenni. È stato lanciato un allarme sulla criminalità minorile, considerata un sintomo di un disagio sociale più profondo. Questo fenomeno è particolarmente presente nelle aree urbane come Perugia, Terni, Foligno e altre città umbre. Secondo l'Ufficio guidato da Sottani la presenza di organizzazioni criminali, spesso di matrice etnica straniera, che controllano il traffico di droga, indica una possibile infiltrazione della criminalità organizzata nel territorio. Anche se non ci sono stati casi di scioglimento di enti locali per infiltrazioni mafiose, viene ritenuto "necessario monitorare attentamente il fenomeno, soprattutto per quanto riguarda il riciclaggio finanziario tramite criptovalute". Evidenziato poi che gli uffici giudiziari perugini sono gravati da processi complessi, come quelli che coinvolgono magistrati del distretto romano. "La limitata disponibilità di risorse umane e materiali rende difficile gestire questi processi in modo efficiente" è detto nella nota. Sottani rileva che un’indagine della Procura di Perugia su un presunto accesso abusivo alla banca dati della Direzione Nazionale Antimafia ha avuto grande risonanza mediatica e "questo ha sollevato questioni delicate riguardo alla segretezza delle indagini". "In sintesi - sostiene l'Ufficio -, è emersa la necessità di un’attenzione costante e di risorse adeguate ad affrontare le sfide della criminalità nel territorio umbro, con un focus particolare sulla prevenzione e sull’analisi dei fenomeni criminali emergenti". Nel corso dell’anno di riferimento, sono stati stipulati e aggiornati numerosi protocolli e accordi per affrontare e introdurre delle iniziative a tutela dei soggetti maggiormente esposti. Protocolli quindi in materia di comunicazione e trasmissione di atti relativi alla violenza di genere e ai reati contro i minori, quello “Libere di essere”, volto a supportare le vittime di violenza. Ancora, il Protocollo per la valutazione delle persone sospettate di abuso o dipendenza da sostanze tossiche, con l’obiettivo di individuare strutture alternative alla detenzione e per l’attuazione del quale la Procura Generale ha promosso a settembre un incontro con i Procuratori del distretto, i direttori e i comandanti del personale di polizia penitenziaria e i responsabili del locale Ufficio Esterno dell’Esecuzione Penale. Quello sulle misure di sicurezza per autori di reato con problemi di salute mentale, che disciplina la collaborazione tra il servizio sanitario e le autorità giudiziarie e di polizia. Altro "significativo" Protocollo è stato stipulato tra la Procura Generale, le Procure, il CONI e la Procura Generale dello Sport per coordinare le attività in caso di reati di violenza sessuale e abusi commessi in ambito sportivo. Tra l’agosto ed il settembre 2023 sono stati emanati dalla procura generale degli orientamenti in materia di violenza di genere. Ricordato anche il Tavolo tecnico di coordinamento regionale per la tutela dei minorenni "al quale partecipa fattivamente questa Procura Generale".

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