(ANSA) - PERUGIA, 25 OTT - "Aumenta l'età delle mamme e
diminuisce il numero dei figli. La crisi demografica legata al
calo delle nascite è una delle sfide più urgenti per il futuro
dell'Umbria, tra le regioni italiane nelle quali il fenomeno è
più marcato": Donatella Porzi, consigliera regionale e candidata
alle prossime elezioni con la lista Umbria Futura, sottolinea
l'urgenza di un'azione decisa: "Mentre assistiamo ad un
incremento delle richieste per il bonus bebè 2024, i dati Istat
impongono di prevedere un pacchetto di misure stabili e di lungo
termine per invertire un trend sempre più negativo nella nostra
regione, dove nel 2023 il numero medio di figli per ogni donna è
sceso a 1.
"La precarietà del lavoro - evidenzia Porzi in una sua nota -
soprattutto dei giovani e delle donne, le basse retribuzioni che
non tengono il passo con l'aumento del costo della vita, la
carenza di servizi a supporto della conciliazione vita-lavoro,
carenza che costringe tante donne a lasciare la propria
occupazione quando diventano madri, sono tra le cause principali
che incidono sulla scelta di rinunciare ai figli per far
quadrare i conti".
"Il supporto alla natalità - conclude Porzi - va di pari passo
con quello della parità di genere e dovrà essere una delle
priorità nella prossima legislatura regionale: contratti
part-time, stabilità e progressioni di carriera, anche sotto il
profilo retributivo, permessi per l'inserimento dei figli
all'asilo e premi di produzione, dovrebbero garantire ad ogni
potenziale madre o padre la sicurezza di essere sostenuti nella
scelta di diventare genitori. La politica dovrebbe supportare le
aziende che decidono di adottare strumenti di welfare
integrativo a favore della natalità con sgravi fiscali e
contributi a fondo perduto. L'Istat stima che in Italia, da qui
al 2040, ci saranno circa 5 milioni e mezzo di lavoratori in
meno. Se non usciamo da questa crisi, sarà inevitabile un
effetto negativo sul Pil e sulla tenuta del nostro sistema
socioeconomico". (ANSA).
Porzi, 'oltre i bonus per la sfida denatalità'
Per la consigliera regionale 'servono misure strutturali'