Il testa a testa delle regionali della Liguria tra Andrea Orlando e Marco Bucci ha tenuto con il fiato sospeso anche i politici dell'Umbria, prossima Regione al voto con l'Emilia Romagna. Per questo tutti gli esponenti politici locali hanno preferito rimandare i commenti al dopo Genova.
In Umbria ed Emilia Romagna le urne saranno aperte il 17 e 18 novembre. La Regione del cuore verde d'Italia è l'unica dove la legislatura si è conclusa regolarmente e la sfida per la guida per la presidenza è tra nove candidati. Anche qui, in base alle previsioni della vigilia di profila un testa a testa.
In corsa la presidente uscente Donatella Tesei, leghista, con il centrodestra, e Stefania Proietti, civica, con un campo largo che unisce Pd, M5s e altri partiti (ci sono anche due candidati di Italia viva con i Civici umbri). Ci sono poi Giuseppe Paolone con Forza del popolo, Marco Rizzo, Alternativa riformista e Democrazia sovrana e popolare, Martina Leonardi, Insieme per l'Umbria resistente, Elia Francesco Fiorini, Alternativa per l'Umbria, Giuseppe Tritto, Tritto presidente - Umani insieme liberi, Moreno Pasquinelli, Fronte del dissenso, Fabrizio Pignalberi, Quinto polo per l'Italia e Più Italia sovrana.
"Sarà un confronto molto serrato" aveva predetto a Perugia l'europarlamentare Ignazio Marino, parlando della Liguria a margine di un incontro elettorale. "Bucci corre come sindaco di Genova ed è una sorta di referendum sul suo operato - ha aggiunto -, ma io penso e spero che i valori che la coalizione di centrosinistra sta portando avanti soprattutto nel settore dell'ambiente e della salute pubblica abbiano convinto i cittadini". L'ex sindaco di Roma si è poi concentrato sul voto umbro dicendosi "molto ottimista" sulla vittoria del centrosinistra, e della candidata a presidente Stefania Proietti. "L'Umbria - ha affermato Marino - è sempre stata una regione progressista e che ha sempre avuto a cuore i valori fondanti della sinistra".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it