(ANSA) - PERUGIA, 29 OTT - "Come riportato dai dati Istat nel
report natalità e fecondità della popolazione residente (2023),
nella regione Umbria si sta assistendo ad un perdurante e
progressivo calo demografico dovuto, in misura rilevante, ad una
diminuzione delle nascite. Considerando che a contribuire al
verificarsi di suddetto fenomeno sono fattori di diversa natura,
investire nel sociale e nella costruzione di una Regione a
misura di famiglia attrattiva per migliorare la qualità del
progetto familiare, significa dare opportunità e nuove
prospettive a chi vuole fare famiglia": a dirlo è la consigliera
regionale Lega Umbria, Paola Fioroni.
"Nuovi finanziamenti, una programmazione triennale e fondi
continuativi e strutturali per un ammontare complessivo di 30
milioni di euro, voluti con convinzione dalla presidente
Donatella Tesei - sostiene l'esponente leghista in una nota -,
consentono di mettere in campo misure efficaci per contribuire
ad invertire quel crollo regionale che negli ultimi dieci anni
ha raggiunto il 35 per cento. La l.r. 16/2024, che integra e
modifica il Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali,
sancisce e consolida l'impegno della Regione Umbria in merito
alla tutela dei minori, alla genitorialità, alla natalità,
all'informazione e formazione, al sostegno delle coppie e delle
famiglie monoparentali, numerose, separate, divorziate o
adottive; al sostegno degli orfani di entrambi i genitori e
dell'associazionismo familiare. Contributi per le nuove nascite,
per l'armonizzazione dei tempi di vita e lavoro, per il welfare
aziendale, per lo sport, lo studio, i centri estivi, i
trasporti, la casa non saranno temporanei.
Si supera la politica dei bonus che hanno già portato risultati
importanti nella nostra Regione, per passare ai contributi
continuativi su cui la famiglia può e potrà fare sempre
affidamento. Investire su politiche strutturate e strutturali
significa generare sviluppo sociale ed economico. Soprattutto se
i percorsi normativi sono condivisi con le famiglie stesse e
tutti gli stakeholder del territorio e questo modo di progettare
insieme continuerà grazie all'istituzione del Dipartimento per
la famiglia contenuta nella legge stessa. Questo impianto
normativo di cui io stessa sono prima firmataria, non è una
legge ideologica, né tantomeno casuale: ci sono voluti ben
quattro anni affinché riuscissimo a portare in Aula una norma
dotata di copertura finanziaria e di struttura organica, non un
ovvio testo elettorale; consapevoli dell'impellente necessità di
attuare politiche volte a ridurre quello che è stato
metaforicamente definito "inverno demografico. La famiglia è un
pensiero, un luogo, un valore, un percorso è la cellula primaria
e fondamentale della nostra società. Quanto portato a termine il
25 settembre è un fatto di enorme portata che è risultato essere
esemplare; come dimostrato anche dal riconoscimento espresso
dalle famiglie e dalle altre Regioni dove la legge è stata presa
come modello per un nuovo approccio metodologico al sostegno
della famiglia". (ANSA).
Paola Fioroni, fondi alle famiglie contro la denatalità
La consigliera leghista ricorda le misure della Giunta Tesei