Umbria

Lollobrigida, per opposizioni regionali test fino a sconfitta

'Il giorno dopo si dimenticano' dice il ministro

Redazione Ansa

(ANSA) - FOLIGNO (PERUGIA), 02 NOV - "Per la sinistra lo sono fino al giorno prima della sconfitta. Il giorno dopo si dimenticano": così il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, rispondendo alla domanda se le tornate elettorali per le regionali siano anche un banco di prova per il Governo, a Foligno, al termine dell'evento due anni di governo Meloni, al quale hanno preso parte anche il ministro dello Sport Andrea Abodi e da remoto quello dell'economia Giancarlo Giorgetti. Con loro le presidenti della Regione, Donatella Tesei, e dell'Assemblea legislativa, Eleonora Pace e il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco.
    "Certo - ha sostenuto Lollobrigida - avere avuto 12 competizioni tra elezioni regionali e di province autonome del Trentino e dell'Alto Adige, di cui 11 le abbiamo vinte come presidente e 12 come coalizione, segna un risultato oggettivamente positivo per l'azione del governo guidato da Giorgia Meloni. C'è fiducia nelle forze di governo. Chi oggi dall'altra parte si candida contro i nostri governatori non lo fa in base a un programma condiviso, ma in base a tante chiacchiere, insulti, tentativi di delegittimare l'azione che viene portata avanti dal centrodestra".
    Parlando di agricoltura, Lollobrigida ha sottolineato come "mai nessun governo ha investito così tante risorse su questo comparto, cercando di ridare una spinta all'economia del lavoro". "È il settore che non solo ci dà cibo - ha aggiunto -, ma ci dà protezione del territorio, con il preziosissimo lavoro di chi tiene la natura protetta dagli effetti collaterali anche del cambio climatico". Il ministro ha quindi rivendicato il "ruolo di primo piano che l'Italia è tornata ad esercitare in Europa". "Noi intendiamo fare l'Italia all'interno del consesso europeo - ha detto -, cioè di nuovo quelli che dettano la linea, e lo abbiamo fatto, sull'agricoltura in particolare, riuscendo ad invertire la tendenza di chi voleva pagare gli agricoltori per smettere di coltivare. Oggi si torna a incentivare le produzioni, a garantire la sovranità alimentare europea ed italiana. Siamo oggi l'Italia che torna ad essere protagonista nello scenario internazionale, quindi anche capace di difendere gli interessi dei nostri imprenditori, dei nostri lavoratori, dei nostri asset principali". (ANSA).
   

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