(ANSA) - FOLIGNO (PERUGIA), 06 NOV - La guardia di finanza di
Foligno ha scoperto una società che pur essendo priva di una
reale struttura aziendale, risulterebbe avere emesso fatture per
cessioni di beni della più disparata tipologia (abbigliamento,
bigiotteria, materiali per l'edilizia e altro) nei confronti di
oltre 180 clienti su tutto il territorio nazionale, per un
imponibile complessivo pari a 10,8 milioni di euro, oltre Iva
per circa 2,4 milioni. Le indagini si sono concluse con il
recupero a tassazione delle imposte evase e la denuncia a piede
libero di un cittadino di origine cinese al quale è risultata
riconducibile l'attività alla Procura della Repubblica di
Spoleto per emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Gli accertamenti rientrano nell'azione di controllo
economico del territorio del comando provinciale della guardia
di finanza di Perugia nel settore del sommerso d'azienda e dei
correlati reati finanziari. In questo caso hanno riguardato
un'impresa riconducibile ad un cittadino di origine cinese, con
sede a Cannara. In particolare le fiamme gialle - è detto in una
loro nota - hanno accertato che l'impresa qualificata come una
vera e propria "cartiera" non ha presentato le previste
dichiarazioni fiscali né, tanto meno, adempiuto agli obblighi di
versamento, mentre il vero fornitore ha operato in nero e i
numerosi acquirenti hanno ottenuto notevoli vantaggi sia
fiscali, potendo dedurre il costo e detrarre l'Iva indicata in
fattura, sia commerciali potendo acquistare i beni a prezzi
inferiori a quelli di mercato.
Su segnalazione della guardia di finanza sono stati attivati
ulteriori reparti del Corpo che stanno svolgendo autonome
investigazioni e attività amministrative nei confronti degli
oltre 180 soggetti destinatari dei documenti contabili falsi,
volte al recupero a tassazione degli elementi di reddito e
dell'Iva. (ANSA).
Fatture da 10 milioni per operazioni inesistenti, denunciato
Accertato imponibile di 10,8 milioni di euro e Iva per circa 2,4