(ANSA) - TERNI, 12 NOV - Si apre lo stato di agitazione, a
partire da oggi, per i lavoratori di Acciai Speciali Terni e
Tubificio: a proclamarlo sono le segreterie territoriali di Fim
Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic e Ugl metalmeccanici al termine
del ciclo di assemblee in fabbrica tenute con i lavoratori per
fare il punto sullo stato stato dell'accordo di programma e del
piano industriale. Nella rsu di gruppo prevista venerdì verrà
definitivo il dettaglio delle iniziative.
In una nota le cinque sigle sottolineano "l'ennesima fase di
stallo registrata nell'ultimo incontro al Mimit del 9 ottobre",
insieme "all'indisponibilità dell'azienda di discutere un piano
industriale sganciato dallo stesso accordo di programma".
"I lavoratori e le lavoratrici da oltre due anni con senso di
responsabilità - continua la nota - hanno reso sostenibile la
lunga fase di incertezza che ha anche determinato un cambio
sull'organizzazione del lavoro modificando tempi, carichi, ritmi
e rapporti con alcuni livelli dirigenziali controproducenti nel
confronto con i lavoratori. Non viene riconosciuto il sapere dei
lavoratori e per questo viene meno il senso di appartenenza.
Tutto questo - proseguono - contribuisce all'aumento del
malcontento generale".
I sindacati di categoria sottolineano poi "lo stato di
indebolimento in termini salariali e occupazionali delle ditte
dell'indotto che invece sono strategiche per i livelli
qualitativi ,produttivi, di manutenzioni e servizi dello
stabilimento".
Per Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl metalmeccanici "serve un
cambio di passo", oltre al fatto che "oggi abbiamo la necessità
- conclude la nota - non solo di sapere se gli investimenti sono
confermati, ma anche un cronoprogramma per la sua realizzazione,
anche per definire le relative ricadute sul piano sociale e
ambientale". (ANSA).
I sindacati proclamano lo stato agitazione in Arvedi Ast
'L'incertezza sul piano industriale non è più sostenibile'