Umbria

Rizzo, la salute pubblica è un diritto non un affare

'Sinora modello privatistico di centrodestra e centrosinistra'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 12 NOV - Secondo Marco Rizzo, leader di Democrazia sovrana e popolare e candidato alla presidenza della Regione Umbria, "la sanità del 'Puc' (Partito unico centrodestrasinistra) in Umbria è quella del privato che mette le mani nelle tasche degli italiani".
    "Il 'prelievo' - sostiene Rizzo in una sua nota - incide per oltre il 20% della spesa sanitaria totale con costi stimabili pari a circa 70 euro pro-capite per il circuito pubblico (ticket, intramoenia e differenza nel prezzo di riferimento per i farmaci) mentre il circuito privato drena circa 632 euro a testa (diagnosi, visite, acquisto diretto farmaci e altri dispositivi medici). Si tratta di una deriva distruttiva del Servizio sanitario nazionale che agevola i grandi gruppi finanziari di riferimento del centrodestra e del centrosinistra".
    "Quelli che si autoproclamano liberal-progressisti - prosegue - hanno fatto affari con il 'modello concorsopoli', purtroppo già noto agli umbri, grazie a decenni di guida Pd, i liberal-conservatori partecipano anch'essi a una tendenza che ha portato quasi a raddoppiare il totale delle strutture private accreditate, già a partire dalla metà degli anni 90. In Italia sono passate dal 39% al 56%, in Umbria dal 15% al 33%. Sono furti di salute, ventennali, affari fatti sulla pelle delle persone. La differenza politica? La mano con cui rubano la salute ai cittadini. La destra o la sinistra. Per questo dico che noi siamo l'alternativa. Vogliamo la sanità pubblica territoriale che è di prossimità. Per tutti. Noi la ridaremo al popolo". (ANSA).
   

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