Umbria

Verini interroga ministro sul dissesto della Rupe di Orvieto

Per il senatore del Pd 'grave situazione di abbandono'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 14 NOV - Il senatore del Pd Walter Verini ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica riguardo alla "grave situazione di abbandono e dissesto idrogeologico che affligge le pendici della Rupe di Orvieto". "La legge del 25 maggio 1978, n. 230, - ricorda - aveva disposto un contributo speciale di 6 miliardi di lire per Orvieto e 2 miliardi per Todi, per la salvaguardia del patrimonio paesistico, archeologico, storico ed artistico delle due città. Un ulteriore intervento legislativo, la legge n. 545 del 1987, ha permesso di affrontare in modo organico le criticità legate al dissesto idrogeologico, consentendo, sulla base delle due leggi speciali, la realizzazione di importanti interventi di bonifica e consolidamento delle due città".
    "Con un successivo accordo di Programma - spiega Verini in una nota - la regione Umbria ha poi messo a disposizione dei Comuni di Orvieto e Todi complessivamente 3 milioni di euro, per il triennio 2020-2022 con una quota pari almeno al 10%, riservata alle attività di monitoraggio, ripristino della strumentazione e delle reti e al funzionamento degli Osservatori comunali per il monitoraggio e la manutenzione permanente".
    "Nonostante gli sforzi passati", Verini denuncia come, "oggi, a distanza di 35 anni, le pendici della Rupe siano in stato di totale abbandono. La mancanza di monitoraggio ed interventi ha portato a un proliferare di frane, rappresentando una potenziale minaccia per gli abitanti e i visitatori della zona". "Recentemente - ricorda il senatore Dem- il crollo della costa calcarea di strada Fontana del Leone ha ulteriormente evidenziato l'urgenza di interventi di controllo e manutenzione".
    Il senatore ha interrogato dunque il Ministro per sapere "se sia a conoscenza di questa situazione e se intenda attivare misure urgenti per contrastare il dissesto idrogeologico, anche attraverso l'invio di un nucleo ispettivo sul territorio, al fine di preservare il lavoro svolto in passato e garantire la sicurezza delle comunità locali". (ANSA).
   

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