Umbria

Proietti, l'ambiente fattore di sviluppo per l'Umbria

'Buona parte del mio tempo lo dedicherò all'Europa'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 15 NOV - "Nella mia storia personale l'ambiente e lo sviluppo sostenibile sono stati da sempre 'motivo di vita e di lavoro'. Se saremo chiamati a governare l'Umbria, al primo posto della nostra azione amministrativa ci sarà un ambizioso innovativo Piano energetico e ambientale regionale perché il nostro sistema produttivo rischia di non essere competitivo (o andare addirittura fuori mercato) a causa dei costi proibitivi dell'energia": lo annuncia la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Umbria, Stefania Proietti.
    "L'Umbria - prosegue Proietti in una sua nota - è la terra in cui le rinnovabili hanno supportato l'industria, pensiamo alle Acciaierie di Terni e al Polo idroelettrico ternano. E' vero che si tratta di un problema nazionale ed europeo, ma la Regione può essere l'ente motivatore, propulsore di una nuova e più audace politica energetica regionale anche rispetto agli enti sovranazionali. L'Umbria deve avere l'ambizione di essere regione europea e se sarò presidente riallaccerò immediatamente i rapporti con l'Unione europea. Non siamo sconosciuti all'Europa, San Benedetto è il patrono della Unione Europea".
    "Buona parte del mio tempo - annuncia ancora Proietti - lo dedicherò all'Europa su temi nevralgici come energia, clima, ambiente, agricoltura, innovazione e imprese. L'Umbria su questi temi potrebbe diventare la rappresentante delle regioni italiane in Europa, anche per le competenze e le capacità tecniche che più di ogni altro saremo capaci di esprimere in materia di energia e clima".
    A proposito dell'inceneritore, "la contrarietà a realizzarlo - oltre al fatto che in Umbria il ciclo dei rifiuti si chiude già dovendo per legge differenziare fino al 73% - è motivata dal fatto che si tratta di una scelta anacronistica, fuori dalla realtà, che avrebbe un impatto enorme in termini di immagine in una regione che tutti definiamo 'cuore verde d'Italia' e che ha una spiccata vocazione ecologista, ambientalista e di sviluppo sostenibile. Il mio impegno sulla filiera dei rifiuti è aprire un ragionamento con le regioni limitrofe, dell'Italia mediana, in un sistema di cooperazione leale e costruttivo. ma anche attrarre capitali e investimenti che vadano a rigenerare siti industriali dismessi riutilizzando i materiali provenienti dalla raccolta differenziata come nei più moderni distretti europei, con finanziamenti europei e investitori privati". "L'Umbria - sottolinea la candidata presidente - è a un bivio: scegliere la coerenza di essere 'cuore verde' nella concretezza delle politiche industriali e delle azioni guardando così al futuro, o sprofondare in operazioni antistoriche di cui pagherebbero le spese solo le nuove generazioni". (ANSA).
   

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