(ANSA) - PERUGIA, 15 NOV - "In questi cinque anni di governo
Tesei non c'è stata un'opera infrastrutturale pensata,
progettata e realizzata. Dalla Tre Valli alla Quadrilatero, alla
Fano-Grosseto che in parte hanno alleggerito l'isolamento
dell'Umbria sono progetti ideati e finanziati dalle
amministrazioni di centrosinistra.
"Non abbiamo visto un'idea, una sola idea nuova - sottolinea,
in una sua nota - per infrastrutturare l'Umbria. E non parliamo
solo di infrastrutture materiali, ma anche di infrastrutture
immateriali che sono anche più importanti delle prime. La linea
guida del nostro programma vuole scommettere sul ferro, vogliamo
far uscire presto l'Umbria dall'isolamento ferroviario.
Preoccupa per esempio l'assenza del governo sul raddoppio della
Orte-Falconara, registriamo un vero e proprio passo indietro e
questo tratto è una vera priorità. Se diventerò Presidente della
Regione porrò al governo nazionale la questione dell'isolamento
dell'Umbria".
"Perugia - prosegue Proietti - non può essere servita, anzi
non servita, come oggi. Terni è una stazione fondamentale per
raggiungere Roma o anche per una possibile connessione con
l'Alta velocità. Foligno è uno snodo storico importante che va
rilanciato: noi lo avevamo proposto anni fa, Foligno può essere
raggiunta dal Frecciarossa che può passare anche per Assisi
generando incoming turistico. Città come Spoleto non possono
vedere appena tre treni al giorno".
"Per l'aeroporto internazionale San Francesco d'Assisi
abbiamo sempre riconosciuto, per onestà intellettuale, il fatto
che la Regione ha iniziato ad investire, doverosamente direi,
trattandosi di una infrastruttura regionale; ma la strategia
delle rotte non ha portato un correlato aumento del turismo. Va
invertita l'impostazione, il ragionamento va fatto pensando
oltre i confini regionali e in un'ottica di reale promozione
turistica, a questo scopo l'aeroporto deve essere collegato a
Madrid per intercettare il flusso dei turisti dall'America.
L'aeroporto, realizzato grazie alle amministrazioni di
centrosinistra, era stato studiato per essere il secondo
aeroporto di Roma dopo Fiumicino e andrebbe inquadrato come uno
scalo al servizio di un bacino che vada anche oltre l'Umbria".
"Primo importantissimo atto - osserva ancora la candiata
presidente del centrosinistra - dovrà essere l'intermodalità: è
necessario che la stazione ferroviaria finanziata dal Pnrr sia
dentro l'aeroporto, pensare di posizionarla Collestrada è una
follia. La nostra regione va ripensata mettendo a rete le
infrastrutture, creando le condizioni affinché le stesse servano
un'utenza più ampia acquisendo attrattività. I passeggeri
aeroportuali sono importanti, ma bisogna riappropriarsi del
ruolo di una Regione capece di programmare opere utili e capaci
di andare oltre la nostra Umbria".
"Ultimo ma non ultimo il potenziamento del trasporto pubblico
locale: la gara che divide la regione in quattro lotti dei
potenzierebbe un sistema già poverissimo di servizi. Noi
vogliamo potenziare tutto il trasporto pubblico locale sia su
gomma che su ferro, con risorse del governo e dell'Europa, per
dare soprattutto ai giovani ma anche agli over 65 abbonamenti
agevolati e unici in tutta la regione. Perché una regione
connessa è una regione in cui i giovani hanno più fiducia e che
può viaggiare più veloce velocemente verso il futuro".
"Per tutto questo - sottolinea Propietti - diciamo un 'secco
no' all'autonomia differenziata. Come affermato dalla Corte
Costituzionale, che ha ritenuto sette punti della riforma
incostituzionali ed altri cinque da rivedere, in Italia serve
solidarietà: anche noi siamo d'accordo, chi chiede più poteri
dovrà dimostrare il vantaggio per tutti. La nostra piccola
Umbria, già così tanto isolata, avrebbe solo tagli e danni con
l'autonomia differenziata. Finora non siamo stati difesi da
Tesei, ostaggio del governo su queste scelte scellerate per
l'Umbria. Noi diciamo agli umbri che li difenderemo
dall'autonomia differenziata, che avrebbe risvolti drammatici
sulle infrastrutture a cui non accetteremo di sottostare."
(ANSA).
Proietti, servono infrastrutture in Umbria, basta isolamento
'Un secco no all'autonomia differenziata'