"Viva l'Umbria che è tornata in mano agli umbri": queste le prime parole pronunciate dalla neo-presidente della Regione, Stefania Proietti (centrosinistra), appena arrivata al suo comitato elettorale, a Perugia.
"Stefania #Proietti (centrosinistra) è la nuova presidente dell'#Umbria". Lo scrive sui social Youtrend secondo cui "il suo vantaggio su Tesei è incolmabile". "A scrutinio ancora parziale la candidata del centrosinistra Proietti è avanti, ma le sezioni scrutinate, secondo le analisi di Youtrend, dovevano essere mediamente leggermente favorevoli alla destra. Alle europee di giugno infatti, nelle prime 215 sezioni scrutinate, il centrodestra era avanti di 4 punti, un dato superiore al +3,1% registrato a livello regionale. In quelle stesse sezioni Proietti è avanti del 4,5%", si spiega in una nota.
Il centrosinistra vince grazie al 'Modello Perugia' (di Claudio Sebastiani)
Se è effettivamente andata così lo potranno dire solo le analisi dei flussi elettorali nei prossimi giorni, ma è forte la sensazione è che in Umbria Stefania Proietti e il centrosinistra abbiano vinto con il modello Perugia. La città capoluogo riconquistata dopo due mandati di amministrazione a guida centrodestra con una sindaca civica e fino a quel momento sconosciuta alla politica, Vittoria Ferdinandi.
E non a caso è stato proprio tenendo lei per mano che Proietti è scesa nella sede del suo comitato elettorale. Entrambe candidate civiche e alla guida di un campo più che largo nel quale convivono diverse anime, dal Pd ai Cinque stelle ai civici. Il centrodestra fa invece segnare una nuova pesante sconfitta, la terza, dopo che l'Umbria era diventata una sorta di apripista per successi più ampi.
Persa la Regione conquistata cinque anni fa dopo l'inchiesta sui concorsi pilotati in sanità che aveva travolto il Pd. Uno sbarco a Palazzo Donini segnato soprattutto dai numeri della Lega che aveva sfiorato il 37 per cento. In attesa dei dati definitivi il partito di Salvini naviga ora sotto all'otto per cento. Sorpassato non solo da Fratelli d'Italia, che sfiora il 20, ma anche da Forza Italia, intorno al 9. Significativo in questo quadro il risultato della lista della ormai ex presidente Tesei che aumenta i voti rispetto al 2019. E solo pochi mesi fa il centrodestra aveva perso il Comune di Perugia guidato per due legislature dal forzista Andrea Romizi, FI, e conquistato da quella Ferdinandi che aveva ridato entusiasmo a centrosinistra.
Un discorso a parte è il Comune di Terni dove è stata registrata l'affermazione di Stefano Bandecchi, leader di Alternativa popolare, dopo un infuocato ballottaggio con il candidato di Fratelli d'Italia. Quel Bandecchi recentemente entrato a far parte dello stesso centrodestra con un accordo nazionale. Il sindaco di Terni si era candidato a essere "lo Scajola" dell'Umbria, richiamando il ruolo avuto dall'ex ministro nella vittoria di Marco Bucci in Liguria.
Così invece non è stato. I dati dell'affluenza alle urne dicono che a Terni si è votato meno che a Perugia, la città di Ferdinandi. In provincia di Terni Alternativa popolare ha superato il 7 per cento, l'11 in città affermandosi come il secondo partito della coalizione ma è rimasta sotto l'uno in quella di Perugia. Insomma, complessivamente, Bandecchi per la Tesei non è riuscito a essere lo "Scajola dell'Umbria". Il centrosinistra ha invece ritrovato entusiasmo con l'effetto Perugia legato a Ferdinandi riproposto proprio con la Regione. Nonostante il calo del Movimento 5 stelle, ora sotto al 5 per cento contro il 7,41 di cinque anni fa, la coalizione è stata trainata dal Pd che ha superato il 31 per cento. E proprio a Perugia Proietti è stata particolarmente premiata dagli elettori superando il 54 per cento con la Tesei ferma intorno al 43.
Affluenza definitivaAffluenza sopra al 50 per cento, al 52,3 per la precisione, alle regionali in Umbria alla chiusura delle urne. Un dato molto più basso della precedente consultazione quando fu del 64,69. Emerge dai dati definitivi sul sito del ministero dell'Interno. Entrambe le province hanno comunque superato la soglia della metà degli aventi diritto che si sono recati alle urne. In quella di Perugia il dato è stato del 53,02 (65,02 nel 2019) e del 50,16 nella provincia di Terni (62,73).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it