(ANSA) - PERUGIA, 22 NOV - Si è svolto oggi a Perugia, presso
la sede Coldiretti Umbria, l'incontro 'Un brutto vizio: il
commercio illecito nel settore dei tabacchi', promosso
nell'ambito del Tavolo Maciste (Monitoraggio Agromafie Contrasto
Illecito Settori Tabacchi ed E-cig) dalla Fondazione
Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema
alimentare, in collaborazione con Philip Morris Italia.
L'incontro ha rappresentato un'occasione per fare il punto
sullo stato delle cose in Italia e in Umbria, regione con una
forte tradizione tabacchicola e quindi potenzialmente esposta
alle conseguenze del fenomeno sul mercato legale.
'Siamo particolarmente soddisfatti di constatare che anche
nel 2023 l'Umbria è stata fra le Regioni italiane con il più
basso consumo di sigarette illecite. Questo grazie a una
consolidata tradizione di legalità e all'attenta attività di
vigilanza e controllo esercitata da parte delle forze
dell'ordine - ha detto Piergiorgio Marini, sr manager Value
Chain Relations & Illicit Prevention di Philip Morris Italia - A
contribuire a questo record positivo il ruolo centrale rivestito
dall'Umbria all'interno della catena del valore di Philip Morris
Italia. In Umbria, dove si trovano 9.500 degli oltre 28mila
addetti che lavorano nell'ambito della nostra filiera agricola,
acquistiamo infatti oltre il 37% della produzione tabacchicola
regionale. Non solo, nella Regione si trova anche lo European
Leaf Warehousing Center, centro di primo stoccaggio del tabacco
destinato ai principali siti produttivi dell'azienda in Europa e
il Philip Morris Disc di Terni, l'avanzato centro di assistenza
digitale dedicato agli attuali e potenziali consumatori dei
nostri prodotti senza combustione'.
Secondo il Rapporto Kpmg, in un quadro europeo di sostanziale
peggioramento del fenomeno illecito, con 35,2 miliardi di
sigarette illecite consumate (8,3% del consumo totale) e 11,6
miliardi di euro di mancante entrate fiscali, l'Italia si
conferma anche nel 2023 una best practice nel contrasto al
fenomeno. La percentuale di consumo illecito è infatti ancora
diminuita, arrivando all'1,8% del totale (-0,5% rispetto al
2022), per quanto la perdita stimata di entrate fiscali ammonti
alla cifra considerevole di circa 219 milioni di euro.
Significativo il confronto con Paesi come la Francia - dove
il consumo illecito di sigarette nel 2023 si è attestato alla
percentuale record del 33% - caratterizzati da approcci
regolatori e fiscali restrittivi.
'Guardando allo scenario europeo in termini di consumo
illecito di sigarette, l'Italia è tra i Paesi virtuosi, ma c'è
una apparente contraddizione: se da una parte il nostro Paese si
colloca fra quelli dove il consumo di sigarette illecite è
minore, dall'altra vi si registra la maggior parte di sequestri,
denunce e arresti, cosa certificata dall'Organizzazione Mondiale
delle Dogane - ha osservato Carlo Ricozzi, ex generale della Gdf
e coordinatore del Tavolo Maciste - Questo perché le rotte del
contrabbando vedono il nostro Paese come luogo di transito: dal
Nord Africa, dall'Europa dell'Est, dai Balcani, dal Sud-est
asiatico, dal Sud-est della Penisola Arabica, i traffici
raggiungono l'Italia e da lì i Paesi dove è più alto il prezzo
al consumo delle sigarette, tra i quali Francia, Regno Unito e
Irlanda'.
All'evento hanno partecipato, con Ricozzi, Antonio Donato,
consigliere delegato della Sindaca di Perugia sui temi della
sicurezza e della legalità; Luisa Maurizi, senior Leaf manager,
di Philip Morris Italia; Massimo Spigola, direttore
dell'Organizzazione Nazionale Tabacco Italia; Piergiorgio
Marini, senior manager di Value Chain Relations & Illicit
Prevention di Philip Morris Italia; Sergio Riccardi, comandante
dei carabinieri del Nas di Perugia; Enrico Fiorenza, comandante
del Nucleo di Polizia economica-finanziaria di Perugia; Albano
Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria. (ANSA).
Commercio illecito dei tabacchi, Tavolo Maciste a Perugia
In Umbria e altre 5 Regioni minor consumo illecito di sigarette