(ANSA) - ORVIETO (TERNI), 25 NOV - Una panchina rossa
dedicata a Rosalba Politi e Cinzia Carletti nel giardino della
Gentilezza in piazza Angelo da Orvieto. In occasione della
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la città
ricorda le due donne, madre e figlia, vittime di femminicidio
esattamente cinque anni fa, nella notte tra il 13 e 14 novembre
2019.
"In questi anni - spiega l'assessore alle Pari opportunità e
alla Gentilezza, Alda Coppola - la panchina rossa è diventata un
potente simbolo per il suo colore che richiama l'urgenza di
fermare il dramma del femminicidio, le vite spezzate e il dolore
delle famiglie. Ma oggi, scegliendo di posizionarla nel Giardino
della Gentilezza per ricordare due nostre concittadine, vorremmo
legarla anche a un messaggio di speranza. Gentilezza e memoria
sono le parole chiave".
"Questa panchina - commenta la sindaca di Orvieto, Roberta
Tardani - non è soltanto un simbolo, ma anche un invito a
fermarsi e a riflettere. La violenza sulle donne non è mai solo
un fatto privato, è una ferita collettiva, un fallimento che
riguarda tutta la società. Vorremmo che questa panchina ci
ricordasse che la violenza nasce spesso dal silenzio e
dall'indifferenza anche verso piccoli gesti o parole che
appaiono insignificanti ma che invece nascondono le radici di un
male più grande. Vorremmo che chi si siederà qui possa non solo
ricordare queste due vite spezzate ma anche chiedersi cosa possa
fare per cambiare le cose. Perché il cambiamento parte nelle
case, nei luoghi di lavoro, dalle nostre scuole. Parte dalle
parole che usiamo, dai modelli che proponiamo, dal rifiuto della
violenza in ogni sua forma, anche quella sottile, nascosta, che
troppo spesso viene ignorata o giustificata".
La panchina rossa nel Giardino della Gentilezza sarà
inaugurata venerdì 29 novembre alle 10 mentre per tutta la
settimana il Palazzo comunale sarà illuminato di rosso per
sensibilizzare l'impegno di tutti contro la violenza sulle
donne. (ANSA).
A Orvieto panchina rossa ricorda le vittime di femminicidio
Sindaca, è invito a fermarsi e riflettere