Umbria

Melasecche (Lega), dal Pd sciacallaggio sui dati economici

'Bori parla di calo del Pil ma dimentica passaggi fondamentali'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 28 NOV - "Dallo sciacallaggio sulla sanità allo sciacallaggio sui dati economici il passo è breve. Nel suo intervento Bori racconta di un calo del Pil umbro negli anni che vanno dal 2019 al 2023, ma dimentica alcuni passaggi fondamentali": lo afferma il capogruppo della Lega Umbria Enrico Melasecche in replica a quanto affermato ieri dal consigliere regionale del Pd Tommaso Bori dopo una "prima preoccupante lettura" - aveva scritto Bori in una nota - del Rapporto predisposto dall'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel mezzogiorno presentato a Roma.
    "Innanzitutto nel 2019, anno di Concorsopoli - prosegue Melasecche - al governo della Regione Umbria non c'era il centrodestra, ma c'era la sua matrigna politica Catiuscia Marini. Nel 2020 e nel 2021 abbiamo fronteggiato una pandemia: sono stati gli anni delle attività economiche chiuse, della sofferenza non solo sociale e sanitaria, ma anche economica.
    Dire che il Pil dell'Umbria è calato negli anni della pandemia, quando tutta l'economia nazionale e mondiale hanno subito una fase di decrescita, è dire un'ovvietà, ma per chi durante quegli anni ha sciacallato sulla sofferenza delle persone, è facile rilasciare dichiarazioni di questo tipo. Nel 2022 e nel 2023 - sottolinea ancora Melasecche in un suo comunicato - con il centrodestra l'economia umbra si è attestata su livelli di crescita accompagnati dall'aumento dell'occupazione, dell'export, della produzione, delle imprese che hanno scelto la nostra regione per creare nuove opportunità di lavoro, spinte dal buon governo Tesei, dallo sviluppo delle infrastrutture e dai nuovi bandi mirati non solo alla sopravvivenza delle realtà economiche, ma anche allo sviluppo tecnologico e ai processi di digitalizzazione".
    "Altro dato che l'economista improvvisato Bori non prende in considerazione - osserva - riguarda quello pregresso, fondamentale per delineare un quadro reale della situazione economica umbra. Basterebbe informarsi per scoprire che con i governi regionali di sinistra, dal 2000 al 2019, come recentemente emerso dai dati del Sole 24Ore, in termini di Pil l'Umbria ha perso ben 70 posizioni in classifica, risultando la peggiore realtà non solo in Italia, ma anche in Europa. Un tracollo epico le cui responsabilità vanno individuate esclusivamente nell'incapacità della sinistra di governare i processi e rilanciare il tessuto economico locale. In particolare negli ultimi anni, tra il 2016 e il 2019, l'Umbria con il Pd ha mostrato il peggior andamento del Pil tra tutte le regioni italiane, unico a scendere mentre tutte le altre erano in positivo, tanto da passare da 'regione sviluppata' a 'regione in transizione' per l'Unione Europea. L'improvvisato economista Bori studi di più o si occupi di cose che gli vengono meglio, come lo sciacallaggio sulla sanità, considerato infine, che quello Svimez sul Pil Umbria 2023, non è un dato, come lui sostiene, ma una mera previsione, visto che il dato del consuntivo Istat arriverà solo a gennaio 2025". (ANSA).
   

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