Umbria

Città della Pieve pronta ad accogliere i reperti etruschi

Colloquio tra il sindaco Risini e il ministro Giuli

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DELLA PIEVE (PERUGIA), 04 DIC - Città della Pieve è pronta ad accogliere nel proprio museo diocesano i reperti archeologici in perfetta conservazione di età etrusca, ritenuti di eccezionale valore storico e artistico, recuperati dai carabinieri Tutela patrimonio culturale, coordinati dalla Procura di Perugia e provenienti da uno scavo clandestino a Città della Pieve. Lo ha comunicato al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il sindaco del Comune umbro, Fausto Risini, secondo quanto ha reso noto lo stesso primo cittadino.
    Risini ha riferito di avere avuto un colloquio con il ministro nella giornata di martedì, a San Casciano, al termine della presentazione dei nuovi reperti etruschi.
    "Come già ho avuto modo di scrivere ufficialmente al ministro Giuli, al capo del dipartimento per la tutela del patrimonio culturale del ministero della Cultura, Luigi La Rocca e al soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria, Giuseppe Lacava - ha riferito ancora Risini - abbiamo potuto condividere, anche di persona, la soddisfazione per questa importante vittoria dello Stato, che consentirà di riportare a casa, a Città della Pieve, questi beni, sanando le ferite del territorio da cui sono stati trafugati. Ho ribadito la nostra piena disponibilità a collaborare all'indagine archeologica preliminare presso l'area di interesse e chiesto che i reperti di questo ultimo ritrovamento vengano assegnati al più presto, una volta dissequestrati, al nostro Comune e ricongiunti al loro contesto funerario di provenienza, quello della gens Pulfna, ritrovato nel 2015 e già presente a Città della Pieve all'interno del Museo civico diocesano di Santa Maria dei Servi".
    "Una struttura, quella del nostro museo - ha sottolineato il sindaco - di assoluta bellezza e pregio, costruita nella seconda metà del 13/o secolo e rinnovata in stile barocco tra il 17/o e il 18/o secolo, adatta ad ospitare tutti i reperti e adeguata dalla nostra amministrazione alle più recenti normative in materia di sicurezza, conservazione e valorizzazione. L'edificio custodisce altresì, al piano superiore, la Deposizione della croce realizzata da Pietro Vannucci detto il Perugino nel 1517 ed è già meta di molti visitatori, ma con questi ulteriori reperti etruschi, che andrebbero ad arricchire la narrazione della storia del nostro territorio, avremmo sicuramente un'aggiuntiva incidenza positiva sugli arrivi e le presenze, permettendo un ulteriore canale di sviluppo turistico, vitale per questa città e questa area di confine, cerniera tra Umbria e Toscana". (ANSA).
   

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