(ANSA) - PERUGIA, 10 DIC - Il settore delle costruzioni in
Umbria si conferma un pilastro fondamentale per la crescita
economica e sociale della regione. È quanto emerge dai dati
riportati nel Rapporto annuale su "Le costruzioni e lo sviluppo
economico e sociale dell'Umbria" predisposto da Ance Perugia
(Associazione costruttori edili della provincia) e presentato
oggi 10 dicembre nell'ambito del convegno organizzato in
concomitanza con l'Assemblea 2024 dell'associazione, dal titolo:
"Costruttori di futuro - Un cambio di passo".
Il rapporto - spiega l'associazione - evidenzia come, in un
contesto di incertezza economica, il comparto delle costruzioni
sia riuscito a mantenere un ruolo centrale, trainato anche dai
finanziamenti del Pnrr e dalla ricostruzione. Anche se
nell'ultimo trimestre disponibile si registra una riduzione del
monte salari che induce alla cautela.
Nel periodo ottobre 2023-settembre 2024, il volume delle ore
lavorate nel settore delle costruzioni è cresciuto del +9,8% a
Perugia e del +7% a Terni, con un aumento della massa salari
rispettivamente del +12% e del +9,3%. Questo ha generato un
incremento occupazionale che ha portato il numero di lavoratori
mediamente attivi a superare le 13.000 unità a livello regionale
e quello delle imprese a sfiorare le 2.500.
Grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza, in Umbria
sono stati avviati oltre 4.200 interventi per un valore
complessivo di 4,7 miliardi di euro, concentrati su cinque
missioni strategiche, in particolare per la transizione
ecologica, la digitalizzazione e l'ammodernamento delle
infrastrutture.
Il mercato delle costruzioni in Umbria si trova in una fase
di profonda trasformazione, caratterizzata da nuove opportunità
e sfide significative. Questa evoluzione richiede un approccio
innovativo, che sappia bilanciare le esigenze di sviluppo
economico con la sostenibilità e il benessere del territorio.
La rigenerazione urbana si conferma una priorità strategica
per il settore. I progetti di riqualificazione si concentrano
sulla valorizzazione delle aree esistenti, riducendo il consumo
di suolo e puntando a creare spazi vivibili, moderni e
sostenibili. L'obiettivo è coniugare sostenibilità ambientale e
innovazione tecnologica, integrando soluzioni avanzate per
l'efficienza energetica e il benessere dei cittadini. Questi
interventi non solo migliorano la qualità della vita, ma offrono
anche nuove prospettive economiche per le imprese e i territori
coinvolti.
La transizione verso un'edilizia sostenibile è ormai una
necessità imprescindibile. Le imprese umbre stanno dedicando
crescente attenzione a strumenti e metodologie che promuovano la
sostenibilità, come l'utilizzo del Building information modeling
per una gestione più efficiente dei progetti, e l'adozione di
pratiche per ridurre le emissioni di Co₂. L'impiego di materiali
green e l'attenzione all'economia circolare rappresentano
ulteriori leve per innovare il settore, rispondendo alle
richieste di un mercato sempre più orientato alla responsabilità
ambientale.
Una delle criticità principali evidenziate dal Rapporto Ance
riguarda la carenza di figure professionali qualificate. Il 40%
delle imprese umbre lamenta difficoltà nel trovare personale con
competenze specifiche, specialmente nei settori emergenti come
la digitalizzazione, la sostenibilità e l'efficienza energetica.
Questa situazione sottolinea l'urgenza di investire nella
formazione, sia attraverso percorsi accademici, sia tramite
programmi di aggiornamento professionale. Solo così - spiega
Ance Umbria - sarà possibile colmare il divario tra la domanda
di competenze e l'offerta, garantendo al settore le risorse
umane necessarie per affrontare le sfide future.
"La carenza di competenze e di mano d'opera - ha affermato
nella sua relazione il presidente di Ance Perugia Giacomo
Calzoni - costituisce il principale ostacolo per continuare un
trend virtuoso per le imprese e per lo sviluppo dei territori.
Egualmente diventa urgente una crescita di efficienza delle
amministrazioni pubbliche con le quali noi collaboriamo dando il
nostro supporto, ma a fronte di crescenti rischi di tenuta
economica e finanziaria delle imprese. E' una questione che va
affrontata urgentemente. Dobbiamo lavorare insieme per trovare
delle risposte concrete. La sfida attuale e per il futuro non
può prescindere da un confronto costruttivo e da un dialogo tra
sistema delle imprese, amministrazioni pubbliche e chi ha
responsabilità decisionale a livello territoriale. E' inoltre
fondamentale - evidenzia il presidente Calzoni - che per tutta
l'area del cratere sismico siano assicurate per i prossimi anni
risorse certe e adeguate. E che si proceda rapidamente con la
realizzazione delle infrastrutture viarie necessarie".
Le previsioni per il 2025 sono ottimistiche per il 37% delle
imprese intervistate, che prevedono una crescita, mentre il 50%
stima una stabilità rispetto all'anno in corso. Tuttavia, il
settore si trova a fronteggiare importanti sfide legate
all'aumento dei costi dei materiali e alla necessità di innovare
i processi. Da non sottovalutare il rallentamento della massa
salari dell'ultimo trimestre, del quale occorrerà valutare
attentamente le cause. In sintesi, il mercato delle costruzioni
in Umbria si trova davanti a un momento decisivo: le opportunità
offerte dalla rigenerazione urbana e dalla sostenibilità devono
essere supportate da un sistema formativo efficace, capace di
fornire al settore le competenze necessarie per innovare e
crescere. Ance Perugia ribadisce il proprio impegno a
collaborare con imprese, amministrazioni pubbliche e
stakeholder, per affrontare con successo le trasformazioni del
settore e contribuire allo sviluppo sostenibile e inclusivo
della regione. (ANSA).
Ance, le costruzioni motore dello sviluppo dell'Umbria
La sezione di Perugia ha presentato il Rapporto 2024