(ANSA) - PERUGIA, 10 DIC - Avrebbe trattenuto per sé una
parte dei risarcimenti dovuti ai propri clienti dalle compagnie
assicurative, un avvocato di Città di Castello nei confronti del
quale i finanzieri della locale compagnia hanno dato esecuzione
a un decreto di sequestro preventivo per complessivi 2.642.
Il professionista è indagato per le ipotesi di reato di
appropriazione indebita autoriciclaggio e dichiarazione
infedele. Indagata anche la moglie.
Il provvedimento - spiega la Gdf - trae origine da
un'attività di verifica fiscale, ancora in corso, svolta nei
confronti del legale che ha consentito di acquisire numerosi
fascicoli relativi a pratiche di richieste di risarcimento
avanzate alle compagnie assicurative dal 2017 al 2022. Su
incarico dei clienti il professionista si occupava anche della
gestione del contenzioso stragiudiziale e fungeva da mediatore e
referente con le assicurazioni al fine di ottenere la
liquidazione transattiva dei danni.
Una volta incassati gli indennizzi però - secondo la
ricostruzione degli investigatori - versava ai clienti solo una
quota parte dell'importo risarcito, in alcuni casi esigua
rispetto al totale, e, senza il loro consenso, tratteneva la
differenza sul proprio conto corrente. Le somme sarebbero state
poi utilizzate per l'acquisto di polizze assicurative o
trasferite alla moglie - indagata per impiego di denaro, beni o
utilità di provenienza illecita - per il successivo investimento
in ulteriori prodotti finanziari.
Le querele sporte da alcuni clienti, parti offese, hanno
consentito - riferisce ancora la guarfia di finanza - di
ottenere "precisi riscontri" rispetto alle ipotesi di reato.
(ANSA).
Sequestrati 2,6 milioni a un avvocato a Città di Castello
Il professionista si teneva i risarcimenti dovuti ai clienti