Umbria

Cantone, attenderemo per atti a Roma ma è approdo naturale

Per il procuratore decisione gip 'non vincolante'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 13 DIC - Era una decisione in qualche modo attesa dalla Procura di Perugia quella del gip che ha dichiarato la non competenza dell'Ufficio del capoluogo umbro ma dei pm di Roma per l'indagine sugli accessi abusivi alle banche dati della Direzione nazionale antimafia. "Una decisione non vincolante e per questo prima di trasmettere gli atti attenderemo la pronuncia del tribunale del riesame anche se la trasmissione appare l'approdo naturale" ha spiegato detto il procuratore Raffaele Cantone all'ANSA.
    "Quella del gip era un decisione che ritenevamo probabile - ha detto ancora Cantone - e non ci stupisce. Ora attenderemo la pronuncia del riesame e poi decideremo come comportarci".
    L'orientamento della Procura è comunque di non compiere atti investigativi fino alla decisione del riesame.
    Il tribunale è chiamato a decidere sul ricorso dello stesso ufficio contro la decisione del gip di non applicare gli arresti domiciliari all'ex sostituto della procura nazionale antimafia Antonio Laudati e al tenente della guardia di finanza Pasquale Striano indagati nel procedimento. Tra le questioni poste dalle difese in quella sede anche il tema dell'incompetenza della Procura di Perugia. (ANSA).
   

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