(ANSA) - PERUGIA, 17 DIC - I carceri dell'Umbria continuano
ad ospitare un numero di detenuti superiore alla capienza e in
crescita sono le aggressioni al personale della polizia
penitenziaria che risulta ancora carente come organici.
Il quadro è emerso dal secondo incontro sulla situazione
degli istituti penitenziari umbri organizzato dal procuratore
generale di Perugia Sergio Sottani.
Istituzione in Umbria della Rems ed a Perugia della sede
del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria;
aumento degli episodi di violenza su persone e cose da parte
della popolazione detenuta, "quale sintomo di disagio sociale e
di fallimento della funzione rieducativa della pena", anche alla
luce dell'elevato numero di recidive dei soggetti appena rimessi
in libertà; carenza di specializzazione del personale di polizia
penitenziaria nel trattare una popolazione detenuta sempre più
problematica per i disagi da disturbi psichiatrici, dall'uso di
sostanze stupefacenti e dal numero di soggetti stranieri, con
problemi di integrazione; assenza di attività rieducativa a
fronte di un aumento della richiesta di corsi di formazione;
frammentazione dei servizi di assistenza sociale e psicologica
della Asl in favore dei minori ed aumento della popolazione
detenuta minorile, che in assenza di un istituto regionale
presenta difficoltà di legame col contesto familiare di origine
i temi affrontati.
Dall'analisi dei dati relativi ai carceri dell'Umbria -
spiega la Procura generale in un comunicato - risulta che è
pressoché invariato il numero totale dei reclusi che si attesta
a 1.605 (1.537 uomini e 68 donne) in rapporto ad una capienza
regolamentare di 1.339, ridotta ulteriormente dal fatto che
presso la struttura penitenziaria di Perugia i posti letto
disponibili sono 308, in quanto il reparto che assicura
assistenza sanitaria ai detenuti, non è stato mai attivato.
Sempre a livello regionale, i reclusi stranieri sono il 32%.
Al primo dicembre i casi di autolesionismo sono stati 267,
53 i tentati suicidi (43 fino al settembre scorso) e un caso di
suicidio avvenuto nel carcere di Terni.
Aumentate anche le aggressioni al personale di Polizia
penitenziaria, 71, e quelle verso altri operatori penitenziari,
quattro, mentre nella precedente analisi erano rispettivamente
41 e 1.
Ancora carente il personale di Polizia Penitenziaria con 673
unità impiegate rispetto alle 852 previste.
L'incontro è stata anche l'occasione per ribadire
"l'esigenza, non più procrastinabile", di una Residenza per
l'esecuzione delle misure di sicurezza. Su questo punto, il
procuratore generale ha tenuto un incontro con la neoeletta
rresidente della Regione, Stefania Proietti, che ha assicurato
il pieno sostegno dell'ente alla sua istituzione. (ANSA).
Carceri umbri sovraffollati e crescono aggressioni al personale
Incontro promosso da Procura generale per fare il quadro