(ANSA) - PERUGIA, 18 DIC - "Patto avanti, Umbria indietro.
Dopo incontri saltati, schemi annunciati e ritrattati, leader
nazionali chiamati a mettere una pezza sulle incapacità locali e
a consolare i piagnistei delle ambizioni disattese, ecco che, a
un mese dalle elezioni e a 24 ore dal primo consiglio regionale,
il campo extra-large ha trovato quella quadra che millantava di
avere ancor prima del voto": a dirlo è il segretario umbro della
Lega Riccardo Augusto Marchetti.
"Niente sanità per l'assessore in pectore Bori - dice
Marchetti -, ritenuto evidentemente incapace di compiere il
miracolo dell'azzeramento liste d'attesa in 90 giorni, missione
forse più nelle corde della francescana presidente, che magari
confida in un aiuto divino. Via libera a De Luca all'ambiente,
perché il progresso spaventa chi non sa gestirlo, e allora
meglio paralizzare lo sviluppo economico e infrastrutturale in
nome di uno pseudo ambientalismo fondamentalista. Se è vero che
chi ben comincia è a metà dell'opera, dare avvio al nuovo corso
con una crisi interna, non lascia presagire nulla di buono. Ma
tant'è". (ANSA).
Marchetti, con Patto avanti l'Umbria indietro
Il segretario della Lega Umbria critica nuova Giunta regionale