Umbria

Nuovo incarico per il presidente dei giovani imprenditori umbri

Daniele Tonti nominato expert panel dalla presidenza nazionale

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 19 DIC - Il presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Umbria, Daniele Tonti, è stato nominato expert panel dalla presidenza nazionale dei giovani imprenditori Confindustria per il settore delle filiere strategiche. Si occuperà delle attività legate alla propria materia di expertise a supporto della realizzazione delle linee progettuali del mandato della neo-presidente Maria Anghileri con gli altri sei expert panel nominati.
    "È per me un grande onore - ha sottolineato Daniele Tonti - essere stato nominato expert panel. Ringrazio la presidente Maria Anghileri per la fiducia accordatami e sono orgoglioso di poter rappresentare l'Umbria, mettendo a disposizione le mie competenze sul tema delle filiere strategiche".
    "Quando si parla di filiere strategiche - ha spiegato Daniele Tonti - ci si riferisce a quei cluster industriali che, per importanza economica e potenziale di crescita, possono determinare la capacità di un Paese di mantenere una posizione di rilievo nei mercati globali, oltre a garantire l'autosufficienza in ambiti chiave. Per consolidare la propria leadership in queste filiere, l'Italia deve affrontare una serie di sfide: sul fronte interno, una delle priorità deve essere il rafforzamento della competitività delle aziende che operano in questi settori. Per raggiungere il dominio tecnologico nei settori chiave, è necessario adottare politiche industriali che favoriscano lo sviluppo e la produzione delle tecnologie strategiche nel nostro Paese. Ciò richiede l'identificazione di strumenti finanziari adeguati e su misura per le esigenze delle imprese, affinché possano investire in modo strutturale in innovazione e sviluppo".
    Un ulteriore tema cruciale è quello della dimensione d'impresa. "In Italia - ha sottolineato Daniele Tonti, secondo quanto riferisce Confindustria Umbria- la maggior parte delle aziende è di piccole o micro-dimensioni, come confermano i dati 2023 dell'Osservatorio del Politecnico di Milano: 95% microimprese, 4,8% PMI, solo 0,2% grandi imprese. Se da un lato questa frammentazione le rende flessibili e reattive, dall'altro ne limita la capacità di competere su scala globale. Diventa quindi indispensabile promuovere politiche che favoriscano l'aggregazione aziendale e consentano alle imprese di raggiungere una massa critica sufficiente per affrontare i mercati internazionali".
    In questo scenario diventa essenziale incentivare la cooperazione tra attori diversi.
    "Le sinergie, in tutte le loro declinazioni - ha concluso Tonti - devono fornire alle imprese risorse umane, finanziarie e di rete, fondamentali per investire in ricerca e innovazione, scalare le filiere produttive e aumentare il valore aggiunto dei prodotti e servizi. Solo una strategia di differenziazione basata sulla qualità potrà garantire alle aziende italiane un vantaggio competitivo duraturo in un contesto globale sempre più frammentato e caratterizzato da crescenti barriere commerciali e politiche protezionistiche". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it